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La denuncia del Professor Silvio Garattini: “Metà dei farmaci in commercio oggi sono del tutto inutili. Ma ci sono gli interessi economici…”
Esami prescritti senza senso, cure usate senza alcuna evidenza scientifica, integratori visti come panacea di tutti i mali. La dura denuncia di Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri
Silvio Garattini, fondatore nel 1963 e direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, che oggi conta tre sedi – a Milano, Bergamo, e Ranica (Bg) e oltre 950 unità di personale – è una delle massime autorità mondiali in farmacologia, cancerologia e chemioterapia e immunologia dei tumori. È stato membro, fra gli altri, del Comitato di biologia e medicina del Cnr, del Consiglio sanitario nazionale e Commissione della presidenza del Consiglio per la politica della ricerca in Italia, e della Commissione unica del farmaco del ministero della Salute.
Da sempre critico nei confronti delle cure mediche “alternative”, è altresì critico verso l’eccesso di medicalizzazione cui stiamo assistendo oggi in Italia. Nell’intervista all’Espresso spiega perché.
Professor Garattini, quali sono a suo parere le cause principali dell’ipermedicalizzazione?
«Ci sono importanti interessi economici, ma concorre al fenomeno anche una pesante asimmetria dell’informazione. Chi vende fa pressione sui gradini inferiori della piramide, e chi acquista non è abbastanza informato. Questo vale sia per il Ssn che, ancor di più, per il cittadino. Cercando notizie in rete, su siti generici, non si trovano informazioni veramente utili per decidere obiettivamente. Informazioni che andrebbero date fin dai primi anni di scuola»
«Tutti questi elementi contribuiscono a determinare la situazione. Anche se credo che alla base di tutto ci sia il fatto che la società si è dimenticata che la scienza è, in realtà, parte integrante della cultura, intesa non solo come sapere, ma anche come capacità critica. In Italia, sembra che il concetto di cultura si applichi solo alle lettere, alla filosofia o al diritto. La scuola non vede la scienza come elemento culturale forte, non insegna principi scientifici che permettano di stabilire con relativa certezza se un farmaco serve o no, se esiste un rapporto di causa-effetto o quali sono i rischi e i benefici. Per questo la gente è meno capace che altrove di individuare principi guida cui ispirarsi per valutare le situazioni».
«Siamo vittime della pubblicità e siamo convinti di poter vivere in eterno, evitando qualsiasi rischio di malattia, perché la pubblicità promette cose non vere. A forza di sentire che un certo farmaco serve, ci crediamo davvero. Ma così diventiamo tutti pazienti a rischio».
Dove si prescrive in eccesso: con i tumori, con le malattie mentali, o con disturbi minori, quelli con cui, in definitiva, si può continuare a vivere decentemente?
«La medicalizzazione più spinta è nella diagnostica, perché oggi si prescrivono moltissimi esami ematochimici e funzionali inutili. Non a caso si parla di medicina difensiva, perché il medico dimostra così di aver fatto tutto ciò che era in suo potere per inquadrare quel paziente. L’Italia è tra i paesi in cui si eseguono più Tac e risonanze magnetiche. E lo stesso succede con i test genetici, dove la scoperta continua di nuovi marcatori nel Dna porta a
esagerare la prescrizione di test. Test del tutto inutili, perché nella maggior parte dei casi trovare un “difetto” genetico non impone di passare alla terapia, dato che non tutte le mutazioni nel genoma portano a patologia. Ma anche perché spesso una cura proprio non esiste».
Può fare qualche esempio di trattamento terapeutico inutile?
«Sui circa 12 mila oggi in commercio ne eliminerei almeno il 50 per cento».
Tre azioni che dovremmo fare per iniziare a cambiare questo stato di cose.
«Smettere di inventare mongering diseases, cioè malattie che non esistono e che servono solo a vendere farmaci.
fonti:
https://www.panorama.it/news/scienza/silvio-garattini-medicine-farmaci-inutili/
http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/12/21/news/meta-dei-farmaci-in-commercio-oggi-sono-del-tutto-inutili-1.315144