Un’idea di sloow food che le multinazionali non consentiranno mai di realizzare: indicare in etichetta il costo all’origine dei prodotti …Voi comprereste a 4 Euro un frutto per il quale al contadino hanno dato 12 centesimi?

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Un’idea di sloow food che le multinazionali non consentiranno mai di realizzare: indicare in etichetta il costo all’origine dei prodotti …Voi comprereste a 4 Euro un frutto per il quale al contadino hanno dato 12 centesimi?

 

Indicare in etichetta il costo all’origine di un prodotto è innanzitutto un esercizio di trasparenza, uno strumento utile per diffondere consapevolezza sul fatto che lungo la filiera il prodotto si trasforma non solo nella forma ma anche nel prezzo.

Trasformazioni che a volte nascondono dinamiche profondamente inique, che alimentano precarietà, sfruttamento dei terreni e delle persone che vi lavorano, e fanno sì che prezzi bassissimi sugli scaffali del supermercato si traducano in prezzi insostenibili sotto il profilo ambientale e sociale.

Un’etichetta trasparente è quella che mette il consumatore nelle condizioni di poter scegliere con coscienza, è un’etichetta che da un lato vedrebbe riconosciuto il diritto del consumatore a sapere cosa acquista, dall’altro quello di chi produce e trasforma a raccontare come lo fa.

Perché raccontarsi per un produttore o per un trasformatore non è detto che debba essere solo un dovere. Può al contrario trasformarsi in opportunità per chi ad esempio sceglie di fare impresa senza sacrificare la salute dei terreni e dell’ambiente o quella dei lavoratori lungo il processo produttivo.

Rendere accessibile questo tipo di informazione significa dare la possibilità a chi acquista il prodotto finale di farsi un’idea dell’atteggiamento dell’azienda nei confronti di chi produce la materia prima e quindi di scegliere di conseguenza. L’indicazione del prezzo sorgente potrebbe accompagnarsi ad un altro strumento altrettanto prezioso: l’etichetta narrante.

Ci sono prodotti che hanno storie che vale la pena raccontare già dall’etichetta, prodotti la cui unicità incide anche sul loro valore economico.

L’etichetta narrante, nel modello messo a punto da Slow Food, potrebbe anche essere la risposta a quei casi in cui il prezzo sorgente avrebbe meno senso perché produttore e trasformatore coincidono, come spesso accade nelle produzioni di piccola scala che rappresentano ad esempio il cuore del progetto dei Presidi Slow Food.

 

Ma tutto questo si potrà mai fare?

 

Ve le immaginate le Multinazionali confessare candidamente che vi stanno vendendo un prodotto della terra a 4 Euro quando loro hanno dato al contadino 12 centesimi…?

 

Non credo sia uno scenario prevedibile, almeno per il prossimo futuro…

 

 

tratto da: http://www.slowfood.it/etichette-con-il-prezzo-allorigine-il-produttore-si-racconta/

Un’idea di sloow food che le multinazionali non consentiranno mai di realizzare: indicare in etichetta il costo all’origine dei prodotti …Voi comprereste a 4 Euro un frutto per il quale al contadino hanno dato 12 centesimi?ultima modifica: 2018-09-17T22:30:37+02:00da eles-1966
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