Cancro al pancreas, lo studio: un composto di cannabis triplica sopravvivenza

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Cancro al pancreas, lo studio: un composto di cannabis triplica sopravvivenza

 

Studio anglo-americano sui topi dimostra che il cannabidiolo aumenta di tre volte i tempi di sopravvivenza degli animali affetti.

 

Cancro al pancreas, lo studio: un composto di cannabis triplica sopravvivenza Gli aetti di cancro al pancreas potranno forse contare presto su un nuovo alleato con cui combattere il decorso della malattia. Uno studio condotto in collaborazione dalla Queen Mary University di Londra e dalla Curtin University, a Bentley, in Australia, ha fatto emergere le proprietà curative di una molecola presente all’interno della cannabis, la pianta utilizzata per la produzione di marijuana.

Lo studio anglo-americano è stato eettuato su dei topi, cui è stata somministrata la molecola cannabidiolo, in associazione a sedute di chemioterapia. L’esito della sperimentazione è stato un vero e proprio successo: i topi aetti da tumore al pancrea curati attraverso il composto, infatti, hanno dimostrato tempi di sopravvivenza triplicati rispetto agli animali non sottoposti alla medesima cura.

Marco Falasca, tra i principali ricercatori inclusi nell’equipe di ricerca, h spiegato che la molecola, perché faccia eetto, deve essere inserita all’interno del trattamento chemioterapico, il quale introduce nell’organismo malato il farmaco Gemcitabina. Secondo le rilevanze empiriche dello studio, la molecola, del tutto naturale, se aggiunta al prodotto farmaceutico, sarebbe in grado di rallentare in modo sostanziale il decorrere della patologia tumorale.

In particolare, i topi sottoposti al doppio trattamento sono sopravvissuti, in media, 56 giorni, contro i 23,5 dei topi sottoposti a sola chemioterapia con Gemcitabina e i 20 delle cavie non sottoposte ad alcuna cura. Secondo Falascia, presto sarà possibile avanzare allo step successivo, procedendo con la sperimentazione clinica sui pazienti malati. Il cannabinoide (cbd), orirebbe inoltre una parziale copertura contro gli eetti indesiderati delle sedute di chemio quali nausea o diarrea, concorrendo a una migliore qualità della vita del malato

Va specicato che il cbd no n possiede alcuna proprietà psicotropa, presente invece nel tetraidrocannabinolo, il principio attivo che causa gli eetti psicoattivi tramite inalazione. Il cannabinoide è già utilizzato a vario titolo i ambito farmaceutico e, se i risultati sui test clinici dovessere risultare da subito soddisfacenti, la molecola potrebbe molto presto essere inserita tra le terapie standard per i malati di cancro pancreatico.

 

 

fonte: Dal Web

 

 

 

 

 

 

 

 

Cancro al pancreas, lo studio: un composto di cannabis triplica sopravvivenzaultima modifica: 2018-08-02T22:42:49+02:00da eles-1966
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