Dalla Sicilia la mascherina che si compra una sola volta e si utilizza all’infinito – Niente più continui acquisti di monouso, con relativi costi e impatto sull’ambiente praticamente nullo, non dovendo smaltirle subito dopo l’utilizzo.

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Dalla Sicilia la mascherina che si compra una sola volta e si utilizza all’infinito – Niente più continui acquisti di monouso, con relativi costi e impatto sull’ambiente praticamente nullo, non dovendo smaltirle subito dopo l’utilizzo.

A produrla – a partire dalla fine di Maggio – sarà un’azienda di Ragusa: la Cappello Group. La mascherina si chiama ‘Drop’ e sarà acquistabile anche online attraverso una piattaforma digitale che l’azienda siciliana sta approntando in tempi record così da poter fornire capillarmente maschere, filtri ed eventuali accessori

Fino ad oggi stiamo letteralmente impazzendo per trovare le mascherine: è difficile, se non impossibile, acquistare in farmacia, è un terno al lotto reperirle sulla rete: insomma, il caos! Eppure servono: per tutelare noi e, soprattutto, per tutelare gli altri. Per questo va salutata come importante la mascherina di protezione, anche con visiera, che, come racconta un comunicato della Cappello Group, “si compra una volta sola e non si getta perché è riutilizzabile all’infinito.

La nuova mascherina si chiana “Drop”, ed è una creazione siciliana: è stata ideata a Ragusa e sarà disponibile dalla fine del prossimo mese di
Maggio.

“E’ il frutto – leggiamo sempre nel comunicato – del Centro di ricerca e sviluppo e della collaudata capacità evolutiva della Cappello Group – azienda nota per avere creato innovazioni applicate alle energie alternative e al trattamento delle superfici dei metalli. Il progetto risolve due problemi dell’emergenza Covid-19: supera, con un unico acquisto, la difficoltà di reperire grandi quantità di mascherine monouso; e riduce l’impatto sull’ambiente non dovendo smaltirle subito dopo l’utilizzo. Due problemi importanti che si aggraveranno nella ‘fase 2’, quando tutti dovranno avere sempre con sé le mascherine, con maggiori costi a carico delle famiglie”.

Piano piano, infatti, stiamo cominciando a ‘metabolizzare’ il dato purtroppo oggettivo che dovremo convivere con il Covid-19: all’inizio un po’ problematicamente, con il passare del tempo con sempre maggiore serenità, perché la scienza troverà gli opportuni rimedi: o un vaccino, o altre cure.

Ma fino a quando non ci saranno cure valide dovremo stare molto attenti: ed è per questo che la mascherina riutilizzabile all’infinito diventerà strategica. Soprattutto per risparmiare!

“Lo spirito dell’iniziativa – leggiamo ancora nel comunicato – è anche quello di esorcizzare la paura del contagio trasmesso dalle ‘gocce’ di chi è positivo al virus. Da qui il nome ‘Drop (‘goccia’, in inglese) e il design del frontale a forma di goccia. Il Centro di ricerca e sviluppo della Cappello Group, con un assemblaggio unico nel suo genere di materiali tecnologici disponibili in Italia, in poche settimane ha creato una mascherina riutilizzabile, resistente e leggera, versatile ed efficace, così come hanno confermato i test scientifici e la ricerca interna condotti sui prototipi di questo dispositivo di protezione ‘made in Sicily’. Depositato il brevetto europeo, la Cappello Group a tempo record sta organizzando l’ampliamento dell’attività con la realizzazione della linea di produzione, che avvierà a fine Maggio in piena sicurezza con 30 unità lavorative dirette e dell’indotto e con una capacità di fornire al mercato alcune migliaia di pezzi al giorno, raddoppiabile a regime così come l’occupazione. Info su www.dropmask.it, mail a info@cappellogroup.it”.

“Drop – leggiamo sempre nell’articolo – in attesa delle certificazioni e validazioni sanitarie, viene subito immessa sul mercato perché si rivolge prevalentemente alla popolazione, di cui vuole risolvere immediatamente un problema assai sentito. E, a conferma dello spirito soprattutto solidaristico del progetto, i primi esemplari di ‘Drop’, per un valore commerciale pari a 100mila euro, saranno donati dalla Cappello Group alla Protezione civile regionale della Sicilia, agli ospedali di Ragusa, Vittoria e Modica e al Comando dei Vigili del fuoco della provincia di Ragusa”.

“Drop è una maschera in gomma termoplastica anallergica (non stampata in 3D) con un coprifiltro che trattiene un filtro di protezione ad alte prestazioni, intercambiabile: insomma, una stratificazione di materiali termosaldati che offre una maggiore protezione contro le particelle disperse nell’aria. La maschera si usa, si lava, si igienizza e, semplicemente sostituendo il filtro, torna ogni giorno come nuova!”.

Forse questa parte del filtro andrebbe approfondita un po’: i filtri vengono forniti dalla stessa azienda? Saranno gratuiti o a pagamento? Se saranno a pagamento sarebbe importante conoscere il costo: e, soprattutto, sapere se tale filtro debba essere sostituito ogni giorno. In ogni caso, se il costo dei filtri sarà basso, come noi ci auguriamo, sarà comunque un prodotto competitivo e utile.

“Il dispositivo – prosegue il comunicato – offre ulteriore protezione agli operatori esposti ad alto rischio di contagio, grazie ad una visiera protettiva paraspruzzi aggiuntiva in policarbonato che si innesta con estrema facilità sulla maschera senza sostegno alla testa. Drop Shield, questo il nome della versione con la visiera, è un’innovazione sotto ogni punto di vista: offre protezione evitando di caricare il peso sulle tempie degli operatori, come fanno invece le normali visiere in commercio, e assicura un campo visivo ottimale”.

“Drop sarà acquistabile anche online attraverso una piattaforma digitale che l’azienda sta approntando in tempi record così da poter fornire capillarmente maschere, filtri ed eventuali accessori”.

“Quella che stiamo vivendo è una vera tragedia e non potevamo stare a guardare – dice Giorgio Cappello, Ceo della Cappello Group – ma non volevamo nemmeno agire d’impulso, rischiando di vanificare il nostro apporto con una maschera non regolamentata e soprattutto poco sicura.

Abbiamo, quindi, individuato le caratteristiche di un prodotto realmente efficace, riutilizzabile, economicamente vantaggioso e a basso impatto sull’ambiente, Abbiamo fatto innovazione utilizzando risorse umane, tecnologie e materie prime disponibili sul territorio nazionale senza dipendere da altre filiere industriali al di fuori dei confini italiani. In sintesi, abbiamo creato un prodotto ‘autoctono’ come forma di espressione imprenditoriale finalizzata alla salvaguardia della salute pubblica. Questa è la storia di ‘Drop’: 100% made in Italy”.

Giuseppe Capello, presidente di Cappello Group, specifica i passaggi fondamentali:

“La nostra maschera è stata pensata, disegnata e prodotta a Ragusa. Da qui siamo in grado di commercializzarla ovunque nel mondo. Da settimane siamo al lavoro e non potevamo che farlo in smartworking. Prima il progetto, la selezione e la scelta delle materie prime, la prototipizzazione, poi la linea di produzione e la fase autorizzativa. Ogni giorno riscontriamo la nascita di maschere con materiali e forme diverse. Molti di questi prodotti sono in commercio senza validazioni tecniche, men che meno scientifiche. Purtroppo c’è parecchia disinformazione sia da parte di chi progetta che di chi acquista. Nessuno di noi era preparato ad affrontare un
pericolo tanto grande e insidioso ed è comprensibile la tendenza della gente a proteggersi con ogni mezzo. Noi abbiamo scelto di agire con
prudenza e scrupolo, di comprendere e di seguire la strada che riteniamo più giusta. Non possiamo permetterci di approcciare a cuor leggero un tema così importante come la salute pubblica”.

 

 

tratto da: https://www.inuovivespri.it/2020/04/20/parla-siciliano-la-mascherina-che-si-compra-una-sola-volta-e-si-utilizza-allinfinito/?fbclid=IwAR06_gx6sKUoHF2pvxmOsYpLNeC3SPzkXRCb3OpNe647_G_iC_I-Q2C2Myc

 

 

Dalla Sicilia la mascherina che si compra una sola volta e si utilizza all’infinito – Niente più continui acquisti di monouso, con relativi costi e impatto sull’ambiente praticamente nullo, non dovendo smaltirle subito dopo l’utilizzo.ultima modifica: 2020-04-20T21:42:01+02:00da eles-1966
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