RIPUGNANTE ma VERO – Mengele, il medico nazista, il criminale che condusse esperimenti mortali su 3000 bambini, quello che all’ingresso di Auschwitz selezionava chi doveva andare direttamente nelle camere a gas, secondo Il Foglio era un “BRILLANTE RICERCATORE”

 

Mengele

 

 

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RIPUGNANTE ma VERO – Mengele, il medico nazista, il criminale che condusse esperimenti mortali su 3000 bambini, quello che all’ingresso di Auschwitz selezionava chi doveva andare direttamente nelle camere a gas, secondo Il Foglio era un “BRILLANTE RICERCATORE”

Mengele, il medico nazista, ‘brillante ricercatore’: bufera contro Il Foglio

Un titolo infelice quello del foglio, che parla in un articolo di una nuova biografia del medico di Auschwitz Mengele, scritto da chi a Mengele ha dato la caccia.

È comparso su Il Foglio del primo febbraio 2020 un articolo quantomento controverso a firma di Giulio Meotti dal titolo: “Il Professor Mengele. Non solo un assassino. Un brillante ricercatore al fianco dei grandi scienziati del tempo. Una nuova biografia”. 

Il pezzo parla di un libro di prossima pubblicazione, ‘Mengele: Unmasking the Angel of Death’ di David Maxwell, ex direttore del Museo del patrimonio ebraico di New York che diede la caccia al famigerato medico di Auschwitz fino in Brasile dove Mengele morì, senza mai scontare la giusta condanna per i suoi crimini, nel 1979.

C’è un problema, e sta nel titolo scelto dal Foglio. Perché in un tempo in cui andare oltre le prime due righe del titolo di un qualsiasi pezzo è diventato faticoso quanto uno sport olimpionico, ciò che può apparire è che Il Foglio stia facendo apologia del nazismo.

Non è propriamente così, ma un titolo del genere è oggettivamente fuorviante. È anche giusto comunque pensare che viviamo in uno strano periodo in cui si sente la necessità – incomprensibile – di leggere la storia in una maniera diversa. Hitler era un discreto pittore. Tuttavia, una rassegna dei suo dipinti autografi non sarebbe certo vista di buon occhio, e a ragione.

E quindi, mettere la ‘mente brillante’ di Mengele, un vero e proprio boia che ad Auschwitz aveva il compito di decidere chi viveva e chi moriva (e chi moriva e finiva nelle sue grinfie forse avrebbe preferito morire nelle camere a gas), davanti ai suoi crimini è quantomeno sconveniente. Forse è vero che Mengele oltre ad essere un assassino fosse anche un brillante scienziato. Il punto è che non è importante, per due motivi: il primo è che non ci interessa quanto fosse intelligente un assassino. Il secondo è che non risulta che Mengele abbia, nel corso del suo lavoro da macellaio ad Auschwitz, contribuito in qualche modo al progresso della scienza moderna.

VE LO RACCONTIAMO NOI CHI ERA QUESTO LURIDO CRIMINALE:

L’ingresso ad Auschwitz venne vissuto da Mengele come un’occasione unica e irripetibile: poteva eseguire ricerche su qualsiasi soggetto lo interessasse, poteva analizzarli, operarli, sezionarli e ucciderli senza essere esposto a nessuna responsabilità.

Durante gli anni ad Auschwitz, Mengele si dedicò con passione  e dedizione alla sperimentazione genetica, con l’intento di individuare quali fossero i tratti dominanti che contraddistinguevano la razza ariana, perfetta  e dominante, dalle altre, così da preservarne la purezza e la perpetuazione della razza stessa.

I suoi studi vennero condotti quasi esclusivamente sui gemelli, che rappresentavano la sua principale ossessione.

Durante la sua attività ne selezionò circa 3000 che andarono a popolare il blocco 10 del campo, il suo personale “magazzino di cavie”, da cui ogni giorno sceglieva con malcelato sadismo i destinati agli esperimenti. Dei 3000 che selezionò, ne sopravvissero circa 200 (ma solo perché il suo ultimo ordine non fu eseguito: quando stavano per irrompere i liberatori dell’Armata Rossa, Mengele decretò l’eliminazione nelle camere a gas dei gemelli ancora in vita, ma l’ordine non poté essere eseguito in quanto le scorte di gas erano esaurite).

Melange uccideva senza pietà prigionieri a calci, colpi di pistola o iniezioni di fenolo. Era colui che in un battito di ciglio decideva, all’arrivo del treno dei deportati alla banchina del campo, se una persona era da destinare al lavoro o alle camere a gas.

Disegnò una linea sul muro del blocco dei bambini, alta circa 150 centimetri, ordinando l’esecuzione nella camera a gas di chi non raggiungeva tale misura.

Quando in un capannone femminile furono riscontrati casi di tifo, Mengele non esitò a far uccidere tutte le 750 deportate che vi risiedevano.

I “suoi gemelli” erano trattati a tutti gli effetti non come esseri umani ma come “animali da laboratorio”. Procedeva a interventi chirurgici, eseguiti senza anestesia, che potevano includere la rimozione di organi, o l’amputazione di parti del corpo.

Quando un gemello moriva, l’altro veniva ucciso con un’iniezione al cuore di fenolo. In una sola notte ne uccise, uno dopo l’altro, 14 di origine zingara.

Una volta supervisionò un’operazione su due bambini rom che vennero uniti per creare dei gemelli siamesi artificiali.

Altro esperimento che a più riprese tentò è quello di influire sulla colorazione degli occhi, trasformando quelli scuri per farli diventare azzurri. La pratica comportava l’iniezione di metilene blu direttamente nell’iride. Data la mancanza di ogni base scientifica, l’esperimento risultava del tutto inutile, con l’unico risultato di produrre sofferenze e cecità.

Questo essere immondo per Il Foglio era un grande scienziate, da trattatare con rispetto con un ossequioso “PROFESSOR MENGELE”

CHE SCHIFO!

RIPUGNANTE ma VERO – Mengele, il medico nazista, il criminale che condusse esperimenti mortali su 3000 bambini, quello che all’ingresso di Auschwitz selezionava chi doveva andare direttamente nelle camere a gas, secondo Il Foglio era un “BRILLANTE RICERCATORE”ultima modifica: 2020-02-01T20:46:33+01:00da eles-1966
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