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L’altra faccia degli incendi in Sicilia: operai forestali a casa e aerei (a pagamento) che volano
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Non siamo solo noi a dire che in Sicilia le opere di prevenzione degli incendi sono state realizzare a metà. E che, invece di prevenire e domare le fiamme con gli operai della Forestale, il Governo regionale preferisce far lavorare gli aerei. Lo dice anche il segretario del Sifus, Maurizio Grosso. Morale: se non mandiamo a casa la vecchia politica siciliana affarista ogni estate gli incendi la faranno da padroni. Come sta avvenendo in queste ore
Adesso non lo diciamo solo noi: lo dice anche Maurizio Grosso, segretario del SIFUS, in sindacato che si batte per la stabilizzazione degli operai della Forestale. Scrive Grosso su facebook:
“Nonostante il caldo torrido sia partito con notevole ritardo, c’è il rischio oggettivo che metta la freccia e consenta di superare il triste primato ottenuto dalla Sicilia nel 2017, in termini di incendi boschivi. Tutto ciò che è stato previsto in termini di prevenzione e finanziato in tempi utili dal Governo, in realtà non è stato messo in pratica, tant’è vero che la realizzazione dei viali parafuoco, ritenuta storicamente fondamentale dal Presidente Musumeci, solo in alcune realtà, raggiunge il 50%. Mentre i boschi bruciano i forestali 151isti e 101isti si avviano a completare la prima fase del loro impegno lavorativo (a ‘spezzatino’) anziché rimanere nei boschi a presidiarli. Vengono cacciati a casa a fare compagnia ai 78isti che attraverso uno sforzo maggiore del Parlamento potevano essere tutti e 5 mila avviati nei boschi ( anziché una piccolissima parte destinata, in gran parte, a pulire i fiumi)”.
Come si può notare, il segretario del Sifus scrive quello che I Nuovi Vespri scrive dai primi giorni di giugno: e cioè che il Governo Mucumeci, sulla prevenzione degli incendi, ha prodotto, in buona parte, comunicati stampa & chiacchiere.
“E’ necessario – scrive sempre Grosso – che tutti gli addetti alla manutenzione vengano utilizzati per completare i viali parafuoco (78isti compresi) e per presidiare i boschi. Le squadre antincendio, a differenza dello scorso anno, non devono mettere il carburante di tasca propria ai mezzi e rischiare il sequestro dei mezzi medesimi per assenza di ‘assicurazione – RC’. Per il resto, poco o nulla è cambiato. Il dirigente del Corpo forestale, Dott. Principato, mentre sottoscriveva, assieme all’assessore On. Cordaro (Toto Cordaro, assessore regionale al Territorio e Ambiente ndr), il contratto per l’utilizzo di ulteriori CANADER (putacaso quando servono sono impegnati altrove), ci teneva a precisare che lui medesimo non ha dato disposizioni per il rimpinguamento delle oltre 500 unità di personale di cui è carente il settore antincendio, ma solo per una parte suggerita dagli ispettorati”.
“Mi spiegate – chiede Grosso – per quali ragioni tutte le postazioni vacanti a costo irrisorio non possono essere coperte, utilizzando i 78isti della manutenzione che attualmente sono a casa a registrare che i boschi bruciano? Mi spiegate perché non si può rendere efficiente ed efficace il servizio si devono invece tenere squadre monche e postazioni chiuse? Il fuoco si sconfigge da terra. Dall’aria si spendono a pioggia le risorse che impediscono di sconfiggere il fuoco da terra”.
Il segretario del Sifus tocca il punto nevralgico di questa storia di soldi & affari: lo scorso anno l’operazione è riuscita, se è vero che è stata spesa una barca di soldi – a quanto pare anche i soldi del Piano di Sviluppo Rurale (i fondi che dovrebbero rilanciare l’agricoltura siciliana…) – per pagare i Canadair, gli aerei anfibi gestiti da privati. Quest’anno si sta ripetendo la stessa scena, con la presenza di altri mezzi aerei.
Di fatto – spiace ribadirlo, ma lo dice anche il segretario del Sifus: “Dall’aria si spendono a pioggia le risorse che impediscono di sconfiggere il fuoco da terra” -: si risparmia sul personale per pagare gli aerei.
“Per avere risposte a queste domande – scrive sempre Grosso – il Sifus ha chiesto, al Presidente della III Commissione all’ARS, on Ragusa, la convocazione della commissione medesima alla presenza degli assessori all’agricoltura, on. Bandiera (Edy Bandiera, assessore regionale all’Agricoltura ndr) e al Territorio, on. Cordaro. Al Presidente Musumeci chiede, invece, di accelerare i tempi per una riforma che sia all’altezza delle aspettative del patrimonio boschivo e dei lavoratori. Il Sifus seguirà, come sempre, la vertenza senza sconti”.
fonte: http://www.inuovivespri.it/2018/07/24/laltra-faccia-degli-incendi-in-sicilia-operai-forestali-a-casa-e-aerei-a-pagamento-che-volano/#_