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Il disperato urlo del capo indigeno: “Aiutateci a salvare l’Amazzonia dal Bolsonaro”
L’urlo del capo indigeno: “Aiutateci a salvare l’Amazzonia dal Bolsonaro”
Raoni la scorsa estate è stato in Europa anche per raccogliere fondi per la protezione della riserva di Xingu, nello Stato del Mato Grosso. E vuole parlare con il presidente di estrema destra: “Dice cose senza senso”
Parole che vano ascoltate, anche se gli avvelenatori del pianeta adesso comandano in paesi importanti, a cominciare da Brasile e Stati Uniti.
“L’estate scorsa è stato in Europa. Raoni ha lanciato un appello per un’azione urgente a favore del clima, in particolare la protezione delle popolazioni indigene – ricorda il giornalista di Euronews, Rodrigo Barbosa – La sua critica al governo brasiliano e al presidente Jair Bolsonaro arriva anche in Francia, qui a Lione”.
Il capo indigeno brasiliano sta anche raccogliendo fondi per la protezione della riserva di Xingu, nello Stato del Mato Grosso.
“Bolsonaro non sa quel che dice. Voglio tornare a Brasilia – dice Raoni – Devo parlare con lui. Così la smetterà di dire cose senza senso”.
“Evidentemente, combattere per evitare la deforestazione dell’Amazzonia deve essere uno sforzo quotidiano – conclude il sindaco di Lione, Gerard Collomb – Nella nostra città combattiamo contro il riscaldamento globale e facciamo il possibile per mantenere il pianeta vivibile”.
La deforestazione era diminuita in Amazzonia dal 2004 al 2012. Ma negli ultimi 12 mesi è incrementata del 24 per cento. Nel 2020, la Francia ospiterà un vertice delle popolazioni indigene.