Non mangiate quell’hamburger, dentro c’è il sangue della Gente – Il sistema McDonald’s, sfruttamento puro…!

 

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Non mangiate quell’hamburger, dentro c’è il sangue della Gente –  Il sistema McDonald’s, sfruttamento puro…!

 

Da Il Fatto Quotidiano – McDonald’s, parla un ex dipendente: “Tempi serrati e scarsa umanità”

Un ex dipendente intervistaro da Il Fatto Quotidiano – «Mi chiamo David Berluti, ho 28 anni e sono un ex dipendente della catena McDonald’s».

…A luglio dell’anno scorso ho risposto a un annuncio su Infojobs: cercavano “personale per fast food” e offrivano “un contratto di un mese con eventuali proroghe”. Ho mandato il mio curriculum e sono stato contattato e rapidamente assunto. Dopo una settimana di formazione mi hanno assegnato al McDonald’s di Ostia sul Lungomare Toscanelli».

Si lavora sodo. «È una catena di montaggio, a partire dall’ordine del cliente fino ad arrivare alle pulizie del locale. Ogni azione ha i suoi tempi prestabiliti: concettualmente il sistema è impeccabile, il locale è sempre pulito, tutto è cadenzato e organizzato. Anche se non condivido la scarsa umanità verso i dipendenti».

È vero che si è sempre in movimento?

«Il motto è non fermarsi mai quindi in attesa del cliente, che c’è quasi sempre, bisogna preoccuparsi dei rifornimenti e delle pulizie. Si capisce come una giornata lavorativa anche solo di 4 ore sia in pratica molto intensa e stressante».

Nel sito di McDonald’s Italia parlano di “tempi stabiliti, anche per andare al bagno”.

«Personalmente non avevo una pausa per andare al bagno ma ci organizzavamo autonomamente: certo posso dire che in 4 ore di lavoro c’è pochissimo tempo libero, anche per andare al bagno».

Bisogna fare entrata merci, servire in cassa e friggere patatine. «Io ero addetto alla cassa, il che comprendeva il contatto con la clientela, il servizio al banco, il controllo rifornimenti e qualità, le pulizie varie. Chi era invece “dietro le quinte” doveva conoscere la preparazione di ogni singolo prodotto, preoccuparsi delle scadenze generali, dall’insalata ai panini scongelati la mattina, più controlli vari, rifornimenti e pulizie. I compiti organizzativi erano del manager e quindi del coordinatore generale».

Come ti dovevi rapportare con la clientela?

«Il contatto con le persone era quasi nullo: l’obiettivo richiesto è vendere il massimo dei prodotti nel minor tempo possibile. Le casse, infatti, sono monitorate da un timer che prende il tempo del cassiere a partire dall’inizio di un ordine fino al successivo: per questo a volte capita di essere scavalcati da un altro cliente, su richiesta del cassiere, mentre si è ancora in cassa ad attendere il panino pagato».

Ci sono turni anche di notte e nel week-end. «Il mio era un contratto part-time di 24 ore settimanali, dove erano previsti notturni, festivi e straordinari: la retribuzione era di circa 800 euro lordi al mese. Sono entrato insieme ad altri tre ragazzi, tutti interinali in cerca del rinnovo contrattuale: così evitavamo di godere delle festività e cercavamo di lavorare più festivi e notturni possibili, in modo da conquistarci la riconferma. Purtroppo, però, dopo una proroga di 15 giorni concessa a loro tre – io avevo rinunciato per un altro lavoro – nessuno di loro è stato rinnovato».

Da McDonald’s pagano puntualmente tutti i mesi. «Vero, lo stipendio era puntuale e venivano pagati regolarmente anche gli straordinari. Ma mancava tutto il resto».

Cosa vuoi dire?

«Personalmente, è un tipo di lavoro che non mi entusiasma e che non consiglierei, per alcuni dei motivi già visti: tempi serrati, poca umanità, molto sacrificio che non significa riconferma contrattuale. E poi c’è quello che vendi, mi spiego meglio: la catena Mac offre un pasto giornaliero al proprio personale che si può consumare prima o a fine turno. Io conosco il prodotto, che è di bassa qualità, e nonostante fosse gratis cercavo di evitarne il consumo: basti pensare che un BigMac costa alla catena appena 42 centesimi, eppure contiene tre fette di pane, due hamburger più salse ed insalate. E poi perché, dopo solo 8 minuti dalla loro preparazione, sia i panini che le patatine dovevano essere tassativamente cestinati dai cassieri?».

“L’80% dei lavoratori, non certo per scelta, ha un contratto a tempo parziale di poche ore settimanali, con l’obbligo di prestare servizio in orario notturno e domenicale/festivo».

Lavorare per questa multinazionale è solo sfruttamento! Non esistono giorni di festa, orari agevolati per chi ha figli piccolissimi come me, non esistono ferie a luglio e agosto! Non hai possibilità di chiedere un giorno di permesso il sabato o la domenica se è davvero necessario. Dentro ci sono delle regole da carcere per i dipendenti…».

 

Da Contropiano:
Roma. Sistema McDonald’s, sfruttamento puro

I lavoratori del pulimento, impiegati nelle ditte in appalto presso i ristoranti Mc Donald’s di Roma, colpevoli di essersi ribellati a datori di lavoro che non pagano gli stipendi da dicembre, ora vengono licenziati dalle nuove ditte che hanno rilevato il servizio.

E’ quanto sta succedendo nei ristoranti di via Giolitti e della Stazione Termini, ma anche a viale Regina Margherita ed alla Romanina. Mentre le ditte precedenti, il Consorzio Angel Service e la Cooperativa L’Aquila 2011, sono ora all’attenzione dell’Ispettorato del lavoro, per aver contrattualizzato a poche ore lavoratori che per anni hanno garantito almeno 8 ore giornaliere dalla mezzanotte alle 8 di mattina per 6 giorni su 7 a settimana, tutto l’anno senza ferie né festività, ora le nuove ditte subentrate nell’appalto, Mast ed FD service, stanno procedendo alla sostituzione del personale. L’obiettivo è evidente: proseguire con lo stesso sistema dopo essersi liberati del personale recalcitrante.

A presiedere a questo sistema c’è direttamente il management di Mc Donald’s Italia, interessato a tenere basso il costo del lavoro attraverso l’utilizzo spregiudicato del lavoro grigio, in cui i contratti servono a coprire solo una parte dell’orario e a dare una parvenza di legalità ad un sistema di sfruttamento.

No allo sfruttamento – No al lavoro nero

In quegli hamburger c’è il nostro sudore

Mc Donald’s deve rispettare i diritti dei lavoratori

Non mangiate quell’hamburger, dentro c’è il sangue della Gente – Il sistema McDonald’s, sfruttamento puro…!ultima modifica: 2019-07-03T21:41:43+02:00da eles-1966
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