Cambiamenti climatici – Ondate di calore estreme e siccità: ecco lo scenario apocalittito delle città Italiane dei prossimi 30 anni

 

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Cambiamenti climatici – Ondate di calore estreme e siccità: ecco lo scenario apocalittito delle città Italiane dei prossimi 30 anni

 

Ondate di calore estreme e siccità: così tra 30 anni cambieranno le città italiane

L’allarme dell’Università di Newcastle sui cambiamenti climatici: le conseguenze saranno più severe di quanto si pensasse. In Italia colpite soprattutto Roma, Bologna, Cremona, Reggio nell’Emilia, Parma e Siracusa

L’estate asfissiante che abbiamo sofferto l’anno scorso sotto «Lucifero», con temperature percepite oltre i 50 gradi, potrebbe diventare la normalità. E Roma, Bologna, Cremona, Reggio nell’Emilia, Parma e Siracusa saranno tra le città europee più colpite dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, in particolare con l’aumento della durata e dell’intensità delle cosiddette ondate di calore e con l’aggravarsi della siccità. È quanto emerge da uno studio dell’Università di Newcastle, nel Regno Unito e pubblicato sulla rivista scientifica Enviromental Research Letters che ha confrontato i dati delle ricerche disponibili su tutte le 571 città che fanno parte dell’Urban Audit database, ovvero della banca dati di Eurostat su citta e aree urbane. «La rilevanza degli effetti dei cambiamenti climatici — avvertono i ricercatori — è molto più grande di quanto sia stato rilevato finora».

Dai 2 ai 14 gradi in più

L’analisi mostra che tra poco meno di trent’anni, nel periodo 2050-2100, ci sarà un peggioramento delle ondate di calore in tutte le città europee, un aumento della siccità e al contempo — nell’Europa nordorientale — delle inondazioni dovute a eventi estremi con l’85% delle città inglesi che hanno fiumi destinate a subire più spesso alluvioni rispetto a quanto succedeva nel periodo tra il 1951 e il 2000. in particolare nell’Europa centrale le temperature durante le ondate di calore saliranno tra 2 e 7 gradi se i cambiamenti climatici saranno moderati o addirittura tra gli 8 e i 14 gradi in caso di cambiamenti climatici elevati.

L’Europa meridionale

Inoltre le città dell’Europa del Sud potranno essere affette da siccità 14 volte peggiori di quelle di oggi. «Anche se le regioni dell’Europa meridionale sono abituate ad affrontare la mancanza d’acqua —avverte Selma Guerriero, la ricercatrice che ha diretto lo studio — il cambiamento potrebbe essere tale da superare il livello di sopportazione. In più molte città subiranno effetti significativi rispetto a più eventi estremi legati al clima e questo renderà ancora più difficile per loro affrontare i rischi climatici». Una sfida anche politica, che l’Europa in generale e l’Italia in particolare sembrano essere poco attrezzate per fronteggiare — basti pensare che i temi ambientali sono pressoché assenti dalla campagna elettorale italiana.

Gli effetti sulle città italiane

Dallo studio emergono dati particolarmente preoccupanti per l’Italia: Bologna, Cremona, Modena e Reggio Emilia fanno patre infatti di quel 30% di città che saranno più colpite dagli aumenti sia delle ondate di calore che della siccità, mentre Siracusa è addirittura nel 5% delle aree urbane più esposte. Parma (insieme a Santiago di Compostela e Ourense in Spagna e a quattro centri portoghesi tra cui Braga) è tra i centri che saranno colpiti in modo molto più marcato contemporaneamente dalla siccità (con un incremento del 32%) che dalle esondazioni dei fiumi. Roma, infine, è la capitale che con Stoccolma subirà il peggioramento più marcato delle ondate di calore.

Salute a rischio e mortalità in aumento

«Oltre il 75% della popolazione dell’Unione europea vive in aree urbane, una percentuale che salirà all’82% entro il 2050. La concentrazione di persone, la loro struttura e le attività economiche — avvertono gli autori della ricerca — rendono le città particolarmente vulnerabili e quindi aree prioritarie nella valutazione dei rischi portati dai cambiamenti climatici». Secondo Legambiente già dal 2010 a oggi sono state 126 le città italiane colpite da allagamenti, trombe d’aria, eventi estremi in generale. Mentre «un’analisi condotta sulle persone oltre i 65 anni di età ha evidenziato che i decessi attribuibili all’ondata di calore del 2015 sono stati 2.754 nelle 21 citta’ analizzate, pari al 13% di tutti i decessi registrati nel periodo estivo». Infine il Centro comune di ricerca della Commissione europea calcola che un aumento delle ondate di calore come quelle registrate nel 2017 causerebbe un aumento esponenziale di morti premature, dalle 2.700 del 1981-2010 a 151mila circa nel periodo 2071-2100.

tratto da: http://www.corriere.it/cronache/18_febbraio_21/ondate-calore-estreme-siccita-cosi-30-anni-cambieranno-citta-italiane-b191577a-16ea-11e8-b630-41a05c9e9642.shtml

Cambiamenti climatici – Ondate di calore estreme e siccità: ecco lo scenario apocalittito delle città Italiane dei prossimi 30 anniultima modifica: 2018-02-21T22:10:10+01:00da eles-1966
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