In Italia mancano oltre 1000 medici di Pronto Soccorso ed almeno 50mila infermieri. I servizi a rischio ed a rimetterci è la Gente – Un altro fantastico successo di Lorenzin, Renzi & C. che non hanno tagliare i servizi alla Gente per regalare alle Lobby…!

 

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In Italia mancano oltre 1000 medici di Pronto Soccorso ed almeno 50mila infermieri. I servizi a rischio ed a rimetterci è la Gente – Un altro fantastico successo di Lorenzin, Renzi & C. che non hanno tagliare i servizi alla Gente per regalare alle Lobby…!

 

 

Rileggiamo uno dopo l’altro questi articoli delle ultime 2 settimane e poi pensiamo ai tagli alla Sanità voluti da Lorenzin Renzi & C. e potremo fare un quadro della situazione. Solo per capire meglio lo scenario, Vi ricordiamo che col governo Renzi, solo nell’ultimo anno le spese militari sono state aumentate del 10% (così come ci aveva gentilmente chiesto Trump), toccando quota 30 miliardi di Euro l’anno…

Mentre di malasanità si muore, noi ci facciamo la domanda che a suo tempo si era fatta Gino Strada: “Ma a chi cazzo dobbiamo fare la guerra?”

In Italia mancano oltre 1000 medici di Pronto Soccorso

Nei Pronto soccorso italiani oggi mancano più di mille medici e sono oltre 4 milioni l’anno le visite mediche che gli attuali organici effettuano in sovraccarico rispetto agli standard nazionali. Il dato allarmante emerge da una raccolta dati promossa dalla Società italiana della Medicina di emergenza-urgenza (Simeu) su un campione di circa 110 strutture di emergenza che rappresentano 6 milioni di accessi, circa un terzo del totale nazionale. I dati sono stati presentati durante l’Accademia dei Direttori 2018, a Bologna.

I medici a tempo indeterminato nei Pronto soccorso, spiega la Simeu, sono 5.800 mentre, in base alle piante organiche delle aziende sanitarie, ne servirebbero oltre 8.300; i precari sono circa 1.500. Dunque, denuncia la Società scientifica, “mancano del tutto all’appello più di mille medici di Pronto soccorso”.

“E’ una situazione di grave sofferenza del servizio pubblico che mette in serio pericolo la qualità delle cure ai cittadini ed è necessario trovare subito una soluzione”, afferma Francesco Rocco Pugliese, presidente Simeu. ANSA SALUTE

 

Mancano 50mila infermieri, servizi a rischio

E’ allarme per la carenza infermieri: ne mancano oltre 50mila. A lanciarlo è la Fnopi, la Federazione nazionale degli Ordini professioni infermieristiche. “C’è il rischio di un calo dei servizi e dell’aumento della mortalità. E’ urgente tavolo di confronto al ministro della Salute con le Regioni. Se ogni infermiere assistesse al massimo 6 pazienti, sarebbero evitabili almeno 3.500 morti l’anno”, sottolinea in una nota la Fnopi che aggiunge “gli studi pubblicati su riviste internazionali (Jama e British Medical Journal) parlano chiaro: a un incremento del 10% di infermieri, corrisponde una diminuzione della mortalità del 7 per cento”.

Secondo la Federazione “in Italia ogni infermiere assiste invece in media 11 pazienti, nelle Regioni migliori scendono a 8-9, ma nelle regioni più tartassate dai piani di rientro salgono fino a 17-18 con un rischio di mortalità in più quindi che raggiunge in media il 30-35% circa. Ciò – ricorda la Fnopi – nonostante questi numeri non si raggiungono perché gli infermieri da sempre si prodigano per garantire la maggiore sicurezza possibile anche nelle attuali condizioni di carenza”.

“Sono i dati internazionali a parlare: ogni volta che si assegna 1 assistito in più a un infermiere (il rapporto ottimale sarebbe 1:6) aumenta del 23% l’indice di burnout, del 7% la mortalità dei pazienti, del 7% il rischio che l’infermiere non si renda conto delle complicanze a cui il paziente va incontro – suggerisce la Fnopi – Ipotizzando quindi che si riesca ad avere un rapporto di 1 infermiere per 6 pazienti e nello staff fosse presente almeno il 60% di infermieri, potrebbero essere evitate, appunto, 3.500 morti l’anno”.

“Secondo uno studio francese nelle Unità di terapia intensiva, sotto la soglia di 2 infermieri ogni 5 pazienti e di un medico ogni 14 pazienti (in sostanza qui il rapporto è di 5-6 infermieri per medico), si assiste a un aumento significativo del rischio di mortalità – evidenzia la Fnopi – E lo stesso studio ha dimostrato che in caso di aumento dei carichi di lavoro, con aumento del turnover dei letti o in caso di aumento delle manovre salvavita da parte del team di guardia, il rischio di mortalità aumenta di 5,6 e 5,9 volte rispettivamente”.

“C’è bisogno di più infermieri quindi – conclude la Federazione – e, possibilmente, anche della giusta specialità per affiancare il medico specialista nell’assistenza del paziente. Attualmente, il dibattito è attraversato da periodici allarmi di taglio ‘settoriale’: mancano medici negli ospedali, mancano infermieri, mancano medici di famiglia. L’assenza di ogni riferimento a orizzonti complessivi, come, ad esempio, i vincoli finanziari e reali che i diversi Ssr sperimentano e la necessità di operare delle scelte sul mix delle assunzioni (ogni assunzione ne preclude un’altra), comporta il prevalere di logiche incrementali basate sugli equilibri consolidati e sui rapporti di forza (capacità di interlocuzione e di interdizione) tra le diverse professioni e discipline”. ADNKRONOS

 

 

tratto da:

http://www.imolaoggi.it/2018/09/21/in-italia-mancano-oltre-1000-medici-di-pronto-soccorso/

http://www.imolaoggi.it/2018/09/06/mancano-50mila-infermieri-servizi-a-rischio/

In Italia mancano oltre 1000 medici di Pronto Soccorso ed almeno 50mila infermieri. I servizi a rischio ed a rimetterci è la Gente – Un altro fantastico successo di Lorenzin, Renzi & C. che non hanno tagliare i servizi alla Gente per regalare alle Lobby…!ultima modifica: 2018-09-25T22:17:40+02:00da eles-1966
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