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La stupenda favola di Bebe Vio continua: trionfa in Olanda vincendo la sua quinta coppa del mondo consecutiva!
Inarrestabile Bebe Vio che ad Amsterdam vince la sua 5 coppa del mondo
Si sono appena conclusi i campionati del mondo di scherma paralimpica, nella loro tappa in Olanda. Bebe Vio per la quinta volta consecutiva si è riconfermata campionessa vincendo tutti gli incontri, battendo tutti le avversarie che si sono frapposte tra lei e la conquista del gradino più alto del podio mondiale.
Una prestazione straordinaria, ma non l’unica medaglia conquistata dagli atleti italiani, infatti sono saliti sul podio anche Andrea Mogos con un bronzo nel fioretto femminile categoria A e Gianmarco Paolucci anche lui medaglia di bronzo ma nella gara di sciabola maschile categoria B e Rossana Pasquino che ha conquistato una incredibile medaglia d’oro nella sciabola,
La tappa olandese del circuito di coppa del mondo di scherma paralimpica è stata ricca di successi per la nazionale azzurra,
Bebe Vio ha battuto negli ottavi di finale 15-3 l’atleta ungherese Boglarka Mezo, poi nei quarti di finale si è scontrata con l’atleta cinese Kang Su, battendola 15-4, arrivando in semi finale contro la russa Irina Mishurova che ha battuto con il medesimo punteggio, per finire ha vinto la finale contro un’altra atleta cinese, Zhou Jingjing
Rossana Pasquino invece ha vinto l’oro nella sciabola proprio poche ore prima della Vio, e Bebe è stata una delle prime a festeggiare la vittoria insieme all’amica e a complimentarsi con lei sui social, infatti in un post su facebook ha scritto:
Per ora sciabolo meglio con le bottiglie, ma presto mi prenderò le mie soddisfazioni anche in pedana!
L’emozione più grande di ieri è stato l’oro di di Rossana Pasquino. Quando vince una compagna di squadra vince tutta l’Italia! E oggi… sotto col fioretto.
Rossana che in Olanda ha conquistato la medaglia d’oro, due mesi fa aveva conquistato il bronzo ai mondiali di Cheongju, in Corea del Sud e ha commentato così la sua vittoria:
«Sono felice, volevo questa medaglia al collo e me la sono presa. C’erano Dino e Marco a fondo pedana, tutta la squadra, gli amici e la famiglia a casa che mi sostenevano. Questa vita è davvero meravigliosa». Insomma due atlete eccezionali che hanno combattuto per conquistare il più alto gradino del podio mondiale, affiatate unite e inarrestabili
Tokio 2020 si avvicina e le atlete italiane ci arriveranno come le più temibili atlete da battere.