Amarcord – 5 ottobre 1975, “nasce” Jeeg Robot d’acciaio – Un mito degli anni ’80

Jeeg Robot d'acciaio

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Amarcord – 5 ottobre 1975, “nasce” Jeeg Robot d’acciaio 

 

Le vecchie glorie del passato animato che non tramontano mai: i robot giapponesi anni ’70 e ’80. Chiunque sia nato e/o cresciuto durante la decade delle meraviglie (note ai più come anni ’80) non può non adorarli. Che poi del resto, nell’arco di una decina d’anni o poco più, ne venimmo letteralmente sommersi. Una vera e propria invasione di robot giganti difensori della Terra.

Tra queste come possiamo dimenticare Jeeg Robot d’Acciaio? Una fantastica serie che ha gettato le basi del genere. Jeeg, con le sue braccine e gambette a salsicciotto ha accompagnato tanti pomeriggi. Forse l’accostamento giallo-arancio e verde, diciamo che forse è un pochino ardito, ma in generale, chissene… E Hiroshi con la sua motoretta tamarra con le alette, che si lanciava e si trasformava nella testa di Jeeg è una cosa memorabile.

Jeeg Robot d’acciaio debutta, ovviamente in Giappone, il 5 ottobre 1975.

L’ adattamento italiano è andato in onda per la prima volta su Canale 51/Rete A nell’ aprile 1979 con il titolo Jeeg Robot d’ acciaioLa serie fa parte del genere robot, uno dei grandi filoni dell’ animazione giapponese approdata in Italia a partire da fine anni Settanta. Jeeg è stato il primo “robottone” arrivato al pubblico dei bambini italiani, precedendo di pochi mesi il Grande Mazinga, diffuso su Canale 5 nel dicembre del 1979.

 

Titolo originale: Kotetsu Jigu
Personaggi:
 Hiroshi Shiba , Professor Shiba, Miwa Uzuki, Professor Dairi , Kikue Shiba, Mayumi Shiba, Shorty (Chibi), Don Myoseki , Pancho , La talpa, Impero Yamatai, Regina Himika, Ikima
Autori: Go Nagai
Produzione: Toei Animation, Dynamic Planning
Regia: Yoshio Nitta, Kazuja Miyazaki, Masayuki Akehi, Yugo Serikawa, Tomoharu Katsumata, Masamune Ochiai

Nazione: Giappone
Anno: 5 ottobre 1975
Trasmesso in italia: 1979
Genere: Anime / Fantascienza / Robot
Episodi: 46
Durata: 22 minuti
Età consigliata: Ragazzi dai 6 ai 12 anni

 

Dopo il capolavoro di Atlas Ufo Robot, lo sceneggiatore giapponese Go Nagai nel 1975 scrive la storia di “Kotetsu Jeeg” che da noi prenderà il nome di Jeeg Robot d’acciaio, quando nel 1979 verrà trasmesso sulle varie emittenti televisive private. Venne prodotto dalla Toei Daga e la serie sarà costituita da 46 episodi.

La storia di Jeeg Robot d’acciaio inizia con la presentazione del personaggio principale: Hiroshi Shiba, pilota di formula 1 e campione in Giappone di questa disciplina, che rimanendo illeso dopo un violento incidente nelle gare, fa intuire di essere dotato di particolari poteri sovrumani. Ma quale è il segreto di Hiroshi? Suo padre l’archeologo e scienziato prof. Shiba, anni prima, durante alcuni scavi in Giappone, trovò una campana appartenuta a una antichissima civiltà scomparsa che aveva una evoluzione tecnologica di gran lunga superiore alla nostra.Nella campana erano presenti alcune scritte che attestavano l’ imminente ritorno di questa civiltà sulla terra del Giappone, dopo un letargo millenario. Accadde che il figlio Hiroshi ancora bambino, a causa di una violenta esplosione rischiò di perdere la vita. Suo padre cercò di salvarlo facendo uso di quel particolare ritrovamento, del quale aveva individuato le grandi potenzialità.

Grazie alle tecniche del suo laboratorio, riuscì a rimpicciolire la campana e a inserirla nel petto di Hiroshi, che grazie a questo, acquistò dei poteri elettromagnetici che lo resero indistruttibile. Trascorsi 25 anni dal ritrovamento della campana (l’epoca in cui si svolgono gli avvenimenti), si avvera la profezia e quindi il popolo della regina Himika, chiamato Aniba e composto da una moltitudine di mostri, rivendica il diritto di proprietà sul suolo giapponese. Ma all’appello manca la preziosissima campana che racchiude diversi segreti. Una volta che capisce che tutto ciò è in mano al prof. Shiba invia i suoi soldati nel tentativo di catturalo, ma accidentalmente il professore cade da un baratro senza rivelare il suo segreto agli Aniba. Viene recuperato in fin di vita dalla sua assistente Miwa che lo porta da suo figlio Hiroshi, il quale aveva appena vinto una gara di formula 1. Il prof. Shiba prima di morire consegna a Hiroshi un paio di guanti e una collana con appeso un ciondolo.

Questo ciondolo gli servirà per comunicare con un cervello elettronico dentro il quale è stata trasferita la coscienza dello stesso prof. Shiba, che di volta in volta gli darà i consigli su come muoversi e comportarsi. I guanti non sono altro che degli attrezzi tecnologici in grado di sfruttare le sue capacità elettromagnetiche che gli consentiranno di trasformarsi da prima in un umanoide e in seguito (dopo una capriola nell’aria) nella testa di Jeeg il robot d’acciaio, al fine di fronteggiare il terribile esercito dei mostri Aniba. Per completare la trasformazione nel gigantesco robot, Hiroshi ha bisogno degli altri componenti come braccia, gambe ecc… che ogni volta gli dovranno essere lanciati dal veicolo spaziale di Miwa chiamato Big Shooter. Grazie alla sua forza elettromagnetica tutti i componenti verranno collegati alla testa di Jeeg il robot d’acciaio, che sarà pronto per il combattimento contro i mostri Aniba, che la Regina Himika riesce a creare dalla roccia.

Himika è decisa a debellare gli umani in quanto in un lontano passato, furono loro la causa del massacro dell’antica popolazione Aniba, che per sopravvivere fu costretta a ibernarsi e a rinchiudersi nelle viscere della terra, sotto la protezione della preziosissima campana. Ma Himika fa un errore gravissimo, una volta venuta a conoscenza del segreto di Hiroshi e della campana, invoca il potentissimo Imperatore delle Tenebre che anziché ringraziarla, la uccide per prendergli il trono e in questo sarà coadiuvato dal generale Flora. L’Imperatore delle Tenebre si dimostra essere un avversario ancora più ostico e sanguinario della precedente regina. Ma Jeeg il robot d’acciaio riesce sempre a sconfiggere i suoi fedeli ministri quali Ikima e Mimashi.

Chi riuscirà a dargli filo da torcere è il generale Flora, una donna molto bella che però capirà la malvagità dell’Imperatore e alla fine aiuterà Hiroshi.Le armi di Jeeg il robot d’acciaio comunemente usate in battaglia sono: il maglio perforante, cioè un pugno che si stacca dal braccio di Jeeg e che riesce e perforare l’armatura dei nemici, a volte può essere anche doppio quando i pugni sono due.

C’è poi il potentissimo raggio protonico che fuoriesce dalla pancia, in grado di sgretolare la materia. Oltre a queste armi Jeeg possiede tutta una serie di componenti che possono sostituire i suoi arti in base alle esigenze della battaglia, come i missili perforanti che gli consentono di volare, il bazooka spaziale, gli scudi rotanti, un cavallo che lo trasforma in un centauro chiamato Antares ecc… A stemperare le vicende drammatiche della storia ci pensano Pancho e Don, due rivali di Hiroshi nelle corse automobilistiche e che adesso sono pronti a confrontarsi con lui con un robot di loro costruzione chiamato Mechadon, il quale però, finirà sempre col mettersi nei pasticci. A dire il vero, in qualche occasione è riuscito anche dare un preziosissimo aiuto a Jeeg il robot d’acciaio.

Dopo varie avventure e duri combattimenti fra Jeeg e i mostri Aniba, si arriverà alla resa dei conti e allo scontro finale tra Jeeg Robot e l’Imperatore delle Tenebre che per l’occasione si trasformerà in un mostro gigantesco. Nonostante le difficoltà iniziali, vista la forza del nemico, Jeeg riuscirà a sconfiggerlo grazie ai suoi componenti ipertecnologici.

 

 

 

Amarcord – 5 ottobre 1975, “nasce” Jeeg Robot d’acciaio – Un mito degli anni ’80ultima modifica: 2019-10-04T21:04:57+02:00da eles-1966
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