Fipronil, il pesticida che in Brasile ha ucciso mezzo miliardo di api in un solo mese – In Brasile, come in Europa, non è possibile vietarlo per non dare un dispiacere alle Multinazionali!

 

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Fipronil, il pesticida che in Brasile ha ucciso mezzo miliardo di api in un solo mese – In Brasile, come in Europa, non è possibile vietarlo per non dare un dispiacere alle Multinazionali!

Strage di api in Brasile: individuato il pesticida che ha ucciso mezzo miliardo di insetti in un solo mese

Un’indagine avviata a Santa Caterina (Brasile) ha rivelato che la morte di 50 milioni di api nel mese di gennaio è stata causata da avvelenamento da pesticidi. Il maggior responsabile è risultato essere il fipronil.

Ne abbiamo già parlato, la situazione delle api in Brasile è davvero drammatica. Si tratta di una vera e propria strage che, in tutto il paese, ha portato alla morte di 500 milioni di insetti!

A Santa Caterina (stato che è il maggiore esportatore di miele in Brasile con il 99% della produzione certificata biologica) le api morte sono state 50 milioni. I test condotti a riguardo hanno dimostrato che la colpa principale è del fipronil, insetticida utilizzato nella colture di soia.

E’ stato a gennaio che, durante l’ispezione nei loro apiari, i produttori della zona si sono accorti di quanto stava accadendo ed ormai era già troppo tardi. Il fibronil (vietato in paesi come Vietnam, Uruguay e Sudafrica in quanto letale per le api) e altri pesticidi avevano già fatto terribili danni.

I test sui campioni di api morte, raccolti dall’Agenzia governativa statale Cidasc (Companhia Integrada de Desenvolvimento Agrícola de Santa Catarina) nelle due città più colpite, Major Vieira e Rio Negrinho, sono stati analizzati da un laboratorio di Piracicaba nello stato di San Paolo.

Questi hanno rilevato in particolare la presenza di tre pesticidi: il fungicida trifloxystrobin, l’insetticida triflumuron (entrambi prodotti da Bayer) e, in misura maggiore, l’insetticida fipronil, introdotto nel paese da Basf.

Entrambe le società affermano che i loro prodotti, se usati correttamente, sono sicuri per l’ambiente e il Cidasc in fondo gli ha dato ragione visto che non ha ritenuto responsabile della strage di api nessun produttore, ritenendo che la contaminazione fosse accidentale.

I tre pesticidi sopracitati, in realtà, sono classificati come “altamente tossici” ma il Brasile comunque ne autorizza l’uso nelle colture.

“Il Brasile è al contrario rispetto al resto del mondo. Sostanze che causano morti negli animali e nelle persone rimangono sul mercato. Per non parlare del fatto che, solo quest’anno, da gennaio ad agosto, sono stati rilasciati 290 nuovi pesticidi. Il 40% di questi veleni sono vietati in altri paesi” ha dichiarato Greicia Malheiros, presidente del Forum per la lotta ai pesticidi e agli OGM, composto da 80 istituzioni pubbliche e private.

Cos’è il fipronil

Si tratta di un insetticida derivato dalla nicotina che viene spesso spruzzato da aerei monomotore sopra le colture e applicato direttamente sul terreno prima della semina e sui semi.

Generalmente il prodotto viene sparso sulle colture durante il periodo di fioritura della soia, quando non vi è il divieto ma esiste la raccomandazione per i produttori di usare il buon senso e non avvelenare i fiori, poiché saranno poi visitati dagli insetti impollinatori.

Il fiore di soia non è il favorito delle api, in realtà, ma a causa della deforestazione e delle monocolture, questi insetti hanno sempre meno opzioni e quindi si adattano.

Tornando al fipronil, questo è stato regolamentato in Brasile nel 1994 ed è molto problematico e pericoloso per le api in quanto provoca iper-eccitazione neuronale, producendo scariche elettriche che portano alla paralisi degli insetti e alla morte delle cellule.

Oltre al danno alle api, tra l’altro, questi veleni possono essere collegati al declino di farfalle, uccelli, insetti acquatici e probabilmente pipistrelli.

Date le prove dei danni causati dal fipronil, il governo statale sta negoziando internamente due proposte che dovrebbero essere incluse nel piano di gestione entro la fine dell’anno. La prima è quella di limitare l’uso del fipronil ai semi, il che potrebbe rendere Santa Catarina il primo stato in Brasile a limitarne l’uso. La seconda misura prevede invece di attivare la geolocalizzazione relativa all’uso del fipronil nelle colture, in modo che sia sempre reperibile nella banca dati statale. Se la piantagione si trova vicino agli alveari, verrà inviato un avviso ai tecnici Cidasc per monitorare le api.

Il governatore di Santa Catarina ha poi sorpreso tutti andando contro il presidente Jair Bolsonaro (che ricordiamo essere quello che ha concesso l’uso della maggior parte di questi pesticidi) creando una misura provvisoria per la tassazione scaglionata dei pesticidi.

La misura entrerà in vigore a gennaio del prossimo anno. I prodotti altamente ed estremamente tossici saranno tassati al 17% mentre i prodotti moderatamente tossici avranno un onere fiscale pari al 12%.

La Green Taxation, così come è stata battezzata, non ha precedenti nel paese e mira a incoraggiare un’agricoltura più pulita a Santa Catarina.

Sarà questa a salvare le api brasiliane?

 

 

fonte: https://www.greenme.it/informarsi/agricoltura/strage-di-api-in-brasile-individuato-il-pesticida-che-ha-ucciso-mezzo-miliardo-di-insetti-in-un-solo-mese/

 

 

Fipronil, il pesticida che in Brasile ha ucciso mezzo miliardo di api in un solo mese – In Brasile, come in Europa, non è possibile vietarlo per non dare un dispiacere alle Multinazionali!ultima modifica: 2019-09-20T22:32:17+02:00da eles-1966
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