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Un anno fa l’addio al Maestro – Ricordiamo Feltri: “Se muore Camilleri mi consolerò pensando che non vedremo più Montalbano, un terrone che ha rotto i coglioni” …d’altra parte un motivo ci doveva pur essere perché uno lo chiamavano “Maestro” e l’altro “povero vecchio rincoglionito”
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Feltri aveva fatto questa “battuta” il giorno dopo il malore di Canilleri. Il giorno della Morte del Maestro mica si scusa… scrive: “mi dispiace per la sua morte, ma la battuta rimane”
Non ci pensa nemmeno a rimangiarsi la battuta, o a chiedere scusa per il suo bassissimo momento di miseria umana. Ma d’altronde è di Vittorio Feltri che stiamo parlando: la sua personalissima missione nella vita è quella di provocare e nascondere le sue cattiverie dietro la libertà di opinione, dottrina che ha trasmesso ai giornlisti del suo Libero che, per vendere due copie in più, hanno scritto oscenità a titoloni di prima pagina.
“Sono ovviamente addolorato per la morte di Andrea Camilleri perché, come ho scritto in quel famoso pezzo, per me era un grande scrittore. La mia battuta però sul fatto che l’unica consolazione per la sua dipartita sarebbe stata quella di non vedere più Montalbano in tv, resta valida” ha dichiarato Feltri, che aveva detto, all’indomani del malore che aveva colpito Camilleri: “L’unica consolazione per la sua eventuale dipartita è che finalmente non vedremo più in televisione Montalbano, un terrone che ci ha rotto i coglioni almeno quanto il fratello Zingaretti, segretario del Partito Democratico, il peggiore del mondo”.
Nella sua bile, Feltri tenta di giustificarsi: “Non ne posso più di vedere solo Montalbano, il Papa, Di Maio o i cuochi in tv. Non ne posso più di questa retorica televisiva. O si vede Montalbano o non si vede altro”, conclude Feltri.
Sarà interessante vedere come sarà ricordato lui quando sarà il suo turno… d’altra parte un motivo ci doveva pur essere perché uno lo chiamavano “Maestro” e l’altro “povero vecchio rincoglionito”…