Deborah aveva denunciato 19 volte l’ex marito che poi l’ha uccisa. 19 VOLTE…! Cosa serve ad una donna per mettersi al sicuro? Possibile che nel destino delle donne c’è di trovarsi un verme che ti dice “Ti ricordi di me?” con una pistola in mano…?

 

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Deborah aveva denunciato 19 volte l’ex marito che poi l’ha uccisa. 19 VOLTE…! Cosa serve ad una donna per mettersi al sicuro? Possibile che nel destino delle donne c’è di trovarsi un verme che ti dice “Ti ricordi di me?” con una pistola in mano…?

 

L’ex raggiunge la donna al karaoke a Savona: «Ti ricordi di me?» e poi le spara

L’ha raggiunta nel ristorante del bagno ‘Aquario’ a Savona durante la serata Karaoke mentre cantava, per poi ucciderla con 7 colpi di pistola. La donna di 40 anni è stata uccisa brutalmente dall’ex marito di 48 anni già denunciato e condannato per stalking.

Secondo quanto raccontato dai testimoni, l’uomo prima di sparare avrebbe detto alla donna «ti ricordi di me?». L’uomo sarebbe entrato nel ristorante mentre la ex moglie era impegnata a cantare al karaoke: in questo modo ha potuto avvicinarsi  moltissimo a lei e spararle da distanza ravvicinata 7 colpi. La donna è deceduta sul colpo.

L’ennesimo femminicidio che, come la stragrande maggioranza dei casi, ha l’assassino in casa, quell’ex marito da cui Deborah non riusciva a liberarsi: lei sapeva che sarebbe andata a finire così, l’aveva anche scritto in un manoscritto dato a un amico.

Anche Deborah, come tante altre donne uccise, aveva denunciato il suo ex marito Domenico Massari, che l’ha uccisa mentre lei si stava esibendo al karaoke sul palco dei Bagni Acquario di Savona.

Dicono i documenti che sono ben diciannove le denunce della donna. Diciannove volte in cui ha cercato aiuto nella Giustizia. Diciannove volte Deborah Ballesio ha raccontato il suo dramma dentro una caserma e chissà se davvero non ci ha sperato, almeno nelle prime occasioni, che cambiasse qualcosa, che intervenisse qualcuno. E chissà come si è presentata le ultime volte, quando aveva capito perfettamente che la vendetta sarebbe arrivata e che non sarebbe bastato il divieto di dimora per fermare tutto quell’odio e tutta quella rabbia.

 Del resto Domenico Massari è lo stesso che nel 2015 appiccò un incendio al suo locale “Follia” di Altare, è lo stesso che incendiò anche la casa di Deborah a Plodio. Per questo l’uomo, ritrovato con delle ustioni sul corpo proprio davanti al locale, era stato arrestato e aveva patteggiato una condanna a 3 anni e 2 mesi di carcere.

“Mi ricordo ancora perfettamente il primo carabiniere che mi disse: ‘Tranquilla, lui è solo uno che parla… Non ti farà nulla… Esageri’. Ogni tanto lo guardo da quassù, mentre fa la spesa, mentre porta fuori il cane… Chissà se si ricorda di me, delle sue parole; chissà se ogni tanto pensa che sta vivendo la sua vita. Quella vita che io ora non ho più. Tanto l’avrete già capito: io oggi forse… sono morta”, scriveva Deborah nelle sue memorie.

 Ed è sempre la stessa storia, sempre così tragicamente uguale che non si riesce a non esplodere di indignazione: una donna che denuncia e non viene presa sul serio, le forze dell’ordine che la invitano a tornare a casa, una vita di botte e vessazione che si spegne poco a poco fino al drammatico epilogo finale. Sarebbe da chiederci (e da chiedere alla classe dirigente di questo Paese) se davvero accadrà mai che vengano prima le donne con le loro grida in cerca di aiuto che finiscono zittite da uno sparo.

 

Deborah aveva denunciato 19 volte l’ex marito che poi l’ha uccisa. 19 VOLTE…! Cosa serve ad una donna per mettersi al sicuro? Possibile che nel destino delle donne c’è di trovarsi un verme che ti dice “Ti ricordi di me?” con una pistola in mano…?ultima modifica: 2019-07-16T22:07:03+02:00da eles-1966
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