Per non dimenticare – 10 luglio 1985 – Quando i servizi segreti francesi affondarono la nave di Greenpeace per nascondere i propri test nucleari nel Pacifico, uccidendo Fernando Pereira, fotografo e attivista per l’ambiente…

10 luglio

.

seguiteci sulla pagina Facebook: Zapping

.

 

Per non dimenticare – 10 luglio 1985 – Quando i servizi segreti francesi affondarono la nave di Greenpeace per nascondere i propri test nucleari nel Pacifico, uccidendo Fernando Pereira, fotografo e attivista per l’ambiente…

«Ci sarà un giorno in cui gli uccelli cadranno dal cielo, gli animali che popolano i boschi moriranno, il mare diventerà nero e i fiumi scorreranno avvelenati. Quel giorno, uomini di ogni razza si uniranno come guerrieri dell’arcobaleno per lottare contro la distruzione della Terra»

Si chiamava Rainbow Warrior, “guerriero arcobaleno”, la nave francese che il 10 luglio 1985 i servizi francesi fecero esplodere in aria, uccidendo Fernando Pereira, fotografo e attivista per l’ambiente.
Il nome dell’imbarcazione richiamava una vecchia profezia degli indiani Kwakiutl, secondo cui nel momento più buio per la madre Terra gli uomini migliori di ogni “etnia” si sarebbero uniti per difenderla.
Nel 1985 la nave, un ex peschereccio riqualificato, fu mandata in direzione dell’atollo di Rongelap, nel Pacifico. Doveva completare l'”Operazione Exodus”, con cui Greenpeace stava evacuando, su richiesta delle autorità locali gli abitanti dell’isola. Rongelap, infatti, dal 1948 al 1956 era stata investita dalle radiazioni dei test nucleari condotti dagli americani e coloro che l’abitavano a distanza di trent’anni avevano un’incidenza altissima di cancro, leucemia e malformazioni fetali. Una volta completata l’operazione Greenpeace decise di muovere la nave verso Moruroa, per protestare contro i test nucleari che la Francia vi stava tenendo.
Prima di raggiungere Moruroa la “Rainbow Warrior” stazionò nel porto di Auckland, in Nuova Zelanda. Qui il 10 luglio, intorno alle 23.50, due esplosioni perforarono lo scafo della nave, facendola colare a picco in breve tempo.
Fernando Pereira, fotografo e membro di Greenpeace, tra la prima e la seconda detonazione rientrò sulla nave per recuperare la sua attrezzatura e gli scatti che aveva realizzato. Travolto dalla seconda bomba morì sottocoperta.
Le indagini della magistratura neozelandese portarono all’arresto e alla condanna di Alain Mafart e Dominique Prieur, due agenti del DSGE, i servizi segreti francesi che operano fuori dai confini. Fu quindi subito evidente che le esplosioni erano state un atto di sabotaggio. Non solo, presto arrivarono le prove che le massime autorità del governo transalpino avevano avallato l’operazione per evitare che la presenza della Raimbow Warrior a Moruroa, accendesse i riflettori sui test nucleari che stavano svolgendo da tempo in quell’area del Pacifico.
Alcune teste, tra cui quella del Ministro della Difesa, Charles Hernu, caddero, ma il Presidente Francois Mitterand restò al suo posto.
Ancora oggi, nonostante sia chiaro a tutti quali nefasti effetti abbiano i test nucleari sull’uomo, sugli altri esseri viventi e sugli ecosistemi, non è entrato in vigore il trattato internazionale che ne proibisce la realizzazione.

 

tratto da: https://www.facebook.com/cannibaliere/photos/a.989651244486682/2090321701086292/?type=3&theater

 

Per non dimenticare – 10 luglio 1985 – Quando i servizi segreti francesi affondarono la nave di Greenpeace per nascondere i propri test nucleari nel Pacifico, uccidendo Fernando Pereira, fotografo e attivista per l’ambiente…ultima modifica: 2019-07-09T21:50:04+02:00da eles-1966
Reposta per primo quest’articolo