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Dopo “Sulla mia pelle”, ecco la battaglia di Alessandro Borghi per dedicare un film a Giulio Regeni. Ma questa volta è difficile: Regeni DEVE essere ignorato, occultato, dimenticato perché la diplomazia conta più della vita di un Italiano…!
“Giulio l’hanno fatto sparire e nessuno se ne assume la responsabilità in nome della diplomazia. Ma la diplomazia va meritata.
Ho girato tanti produttori, ho anche detto che sono disposto a produrlo io stesso, ma ho trovato una situazione difficile, almeno in questo momento.
Ma abbiamo già dimostrato quale può essere la forza del cinema e sono sicuro che ci saranno tante altre persone che proveranno a raccontare queste storie.
Non c’è niente come il potere di empatia immenso del cinema e può raccontare la verità”
Alessandro Borghi
La morte di Giulio Regeni – quel maledetto 25 gennaio 2016 – è una di quelle ferite che l’Italia si porterà sulla pelle per sempre.
Nelle piazze, nelle scuole, nelle case e anche su internet da oltre tre anni un misto di indignazione e solidarietà è stato espresso da milioni di persone, in quella che è stata una vera e propria mobilitazione collettiva perché si facesse chiarezza su quanto accaduto.
In effetti, però, questi tre anni si sono contraddistinti per i depistaggi, i silenzi, le intimidazioni e i teatrini istituzionali.
A mancare, ancora oggi, è la verità. Non l’hanno mai cercata e non la cerca soprattutto il governo attuale, il monocolore della Lega di Salvini, con quattro fessi dei cinquestelle che gli tengono il moccolo.
Anzi, ora l’imperativo è dimenticare Regeni. Via gli striscioni, nessuna notizia nei Tg, silenzio sul web… figuriamoci un film…!
La verità su Regeni? È che Regeni deve essere dimenticato!
Regeni DEVE essere ignorato, occultato, dimenticato perché la diplomazia conta più della vita di un Italiano…!