10 luglio 1976 – L’omicidio di Vittorio Occorsio, il Magistrato che voleva indagare sui rapporti tra loggia P2, eversione nera e criminalitá organizzata…!

Vittorio Occorsio

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10 luglio 1976 – L’omicidio di Vittorio Occorsio, il Magistrato che voleva indagare sui rapporti tra loggia P2, eversione nera e criminalitá organizzata…!

Il 10 luglio 1976 Vittorio Occorsio, magistrato, viene assassinato mentre si reca al lavoro sulla sua Fiat 125.

Chi ha ucciso Vittorio Occorsio? E soprattutto perché?

Alla prima domanda rispondono i volantini ritrovati sul luogo dell’assalto. L’omicidio è rivendicato dal Movimento Politico Ordine Nuovo (MPON), organizzazione neofascista molto attiva in quegli anni. Vittorio Occorsio infatti non è un magistrato qualunque. Nel 1967 Occorsio è il PM che si occupa del processo contro i giornalisti de L’Espresso, denunciati dal generale dei carabinieri De Lorenzo, poiché nella loro inchiesta lo avevano indicato come responsabile del Piano Solo, un tentativo di colpo di stato. Indagando si convince che le notizie siano vere e chiede l’assoluzione dei due imputati (il giudice li condannerà lo stesso). 

Pochi anni dopo segue le prime indagini sulle stragi di Piazza Fontana. Seguendo i documenti prodotti dall’Ufficio affari riservati del Ministero dell’Interno, orienta l’inchiesta sugli anarchici. Proprio lui organizza il famigerato confronto tra Rolandi e Valpreda e rinvia l’anarchico a giudizio, insieme ad alcuni elementi di estrema destra. Il processo è piuttosto teso, ma dopo poche udienze viene spostato a Milano, dove subentra un nuovo magistrato. 

Occorsio col tempo si rende conto che la trama della strage è diversa da quella che aveva immaginato e che le “veline” che provengono dall’Ufficio affari riservati sono tutt’altro che affidabili. Proseguendo le indagini sul mondo dell’estrema destra arriva a rinviare a giudizio ben 42 esponenti di Ordine Nuovo, accusandoli di aver ricostruito il disciolto partito fascista. Ci sono 30 condanne e Ordine Nuovo viene sciolto. Alcuni degli aderenti rientrano nell’MSI, altri invece fondano l’organizzazione terroristica MPON. 

Indagando su alcuni sequestri avvenuti a Roma, scopre degli strani collegamenti tra il mondo dell’eversione nera e alcuni personaggi iscritti alla Loggia P2. Occorsio si convince che i sequestri siano maturati in seno ad ambienti massonici, che i riscatti servano a finanziare organizzazioni terroristiche, e che siano organizzati in collaborazione con la criminalità organizzata, nello specifico con la Banda della Magliana e i Marsigliesi. Da questo punto in poi della sua carriera Occorsio inizia ad essere fortemente isolati all’interno della Procura.

Il giudice fa comunque arrestare Minghelli, segretario della P2. Il braccio destro di Gelli sarà alla fine prosciolto, ma Occorsio non molla la presa. È immerso in questo filone di indagini quando Pierluigi Concutelli, capo militare del MPON, lo uccide a colpi di mitra. 

Occorsio quel giorno era senza scorta. 

Concutelli e Gianfranco Ferro, condannati come esecutori dell’omicidio, lo sapevano benissimo. 

A seguito dell’iter processuale non verranno individuati mandanti dell’omicidio. 

 

 

tratto da: https://www.facebook.com/cannibaliere/photos/a.989651244486682/1715382848580181/?type=1&theater

10 luglio 1976 – L’omicidio di Vittorio Occorsio, il Magistrato che voleva indagare sui rapporti tra loggia P2, eversione nera e criminalitá organizzata…!ultima modifica: 2019-07-09T22:05:04+02:00da eles-1966
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