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Stupro di Viterbo, per i genitori i violentatori “sono solo ragazzi” …La prende a pugni in faccia fino a farla cadere. Sta a terra. Le alza un braccio per constatare se è ancora in grado di difendersi. Ma il braccio ricade come un corpo morto. E da lì inizia lo stupro… MA SONO SOLO RAGAZZI…!!!
Per i genitori dei fascisti di CasaPound accusati di stupro, i figli “sono solo ragazzi”… Non una parola, non un pensiero, niente di niente per la donna a cui “i ragazzi” hanno rovinato la vita.
Per i genitori esistono solo loro. E giustificano i figli: “sono solo ragazzi”.
Sono il consigliere comunale di Vallerano Francesco Chiricozzi, 21 anni, e Riccardo Licci, 19 anni. Entrambi militavano per CasaPound. Due fascisti, insomma. E sappiamo quanto valga poco e niente la donna per i fascisti… Sta appena un gradino sopra i neri e gli abrei…
La signora Silvia è la mamma di Francesco Chiricozzi e fa l’insegnante. Il papà Lorenzo, imprenditore agricolo, ora lo difende a spada tratta: « Francesco è caduto in una trappola».
La casa è a cento metri dalla sezione di CasaPound. Francesco Chiricozzi, 19 anni, consigliere comunale di Vallerano, è stato eletto alle ultime amministrative del 10 giugno scorso: suoi 70 dei 311 voti complessivi presi dal movimento di destra.
«Si dimetterà, assicura il capogruppo Yacopo Polidori: tre anni fa Polidori fu denunciato insieme a Francesco, allora minorenne, per un pestaggio ai danni di un ragazzo del comune di Vignanello che aveva osato sui social sfottere Mussolini e criticare le loro lotte contro lo ius soli e l’arrivo di tre nigeriani nello Sprar.
Riccardo Licci, 21 anni, il suo complice viterbese, è figlio di un assicuratore: anche i suoi genitori sono «gente perbene», dicono in Questura. Ma i genitori, spesso, non sanno niente dei figli. «Elegante e arrogante…w Hitler»; «Belli, compatti e fascisti»,così scriveva su Instagram Chiricozzi, che postava orgoglioso i suoi selfie seduto su un pullman accanto a una ragazza di colore con l’orripilante didascalia «Trova l’intruso…».
Solo qualche mese fa pubblicò sui social un manifesto fascista con la scritta «Difendila!» e l’immagine di un uomo straniero mentre abusa di una donna bianca. E adesso è accusato di aver fatto scempio proprio di un’italiana e di aver filmato tutto senza pietà, compreso il momento in cui lui alza il braccio destro alla ragazza, già stesa per terra da un pugno, per constatare se lei sia ancora in grado di difendersi. Ma il braccio ricade come un corpo morto. E da lì inizia lo stupro.
I due stupratori, interrogati, sostengono che era un rapporto consensuale – insomma è la vittima ad essere la solita zoccola.
I genitori li difendono “sono bravi ragazzi”
Stavolta però c’è un video fatto dagli stessi due coglioni che li inchioda.
E purtroppo c’è anche una donna a cui hanno rovinato la vita… MA SONO BRAVI RAGAZZI…!