Prima gli italiani? No, Ministro Salvini: prima l’olio d’oliva tunisino…

 

olio d’oliva

 

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Prima gli italiani? No, Ministro Salvini: prima l’olio d’oliva tunisino…

 

Sappiamo benissimo che l’olio d’oliva “extra vergine” e, adesso, anche “Bio” che arriva dalla Tunisia non può essere bloccato perché protetto da accordi economici scellerati siglati dall’Unione Europea. Ma Salvini e il Ministro delle Politiche agricole, Centinaio hanno almeno il dovere di verificare come viene venduto in italia l’olio d’oliva tunisino. Si commercializza con scritta “olio tunisino” o viene trasformato in “extra vergine italiano”? 

“Prima gli italiani”, ripete sempre il Ministro degli Interni, il leghista Matteo Salvini. Ma questa regola, a quanto pare, vale solo per i disgraziati che arrivano in Italia, pagando 5-6 mila euro cadauno ai criminali che gestiscono questo commercio umano con le carrette del mare, mentre non vale per chi, dal Nord Africa, fa business sulla pelle degli agricoltori del Sud Italia.

Di fatto, il partito di Salvini – la Lega, oggi al Governo dell’Italia – utilizza due pesi e due misure: blocca i migranti, ma non blocca il grano (spesso di pessima qualità) che arriva con le navi e nemmeno l’olio d’oliva tunisino – adesso anche ‘bio’ – a dazio zero. Proprio due giorni fa, nel porto di Palermo, sono stati sdoganati 800 tonnellate di olio d’oliva tunisino destinato a Sciacca.

I leghisti, nel ‘Contratto di governo’ siglato con il Movimento 5 Stelle, hanno preteso e ottenuto il Ministero delle Politiche agricole e alimentari. Il Ministro è il leghista Gian Marco Centinaio. Che, da quando si è insediato, del Sud ha parlato solo una volta: e precisamente qualche settimana fa, quando è venuto in vacanza in Sicilia – per la precisione a Licata – per sottolineare l’eccessiva presenza di immondizia nelle strade.

Il Ministro Centinaio ha ragione: in Sicilia la gestione dei rifiuti è dissennata. Ma la gestione del Ministero delle Politiche agricole Centinaio, rispetto ai temi dell’agricoltura del Sud e della Sicilia, non è meno dissennata della gestione dell’immondizia da parte della Regione siciliana e di alcuni Comuni dell’Isola.

Da quando si è insediato, infatti, il Ministro Centinaio non ha speso una sola parola sulla navi che scaricano grano estero in Italia. E non ha speso una sola parola sull’incredibile ‘privatizzazione’ della varietà di grano duro Senatore Cappelli. Anzi, uno dei suoi primi atti è stato quello di recarsi ad un convegno della Coldiretti, che nell’operazione Cappelli c’è dentro fino al collo!

Ora tocca all’olio d’oliva tunisino. Le già citate 800 tonnellate di olio d’oliva prodotto in Tunisia sdoganate a Palermo a dazio zero e spedite a Sciacca sono solo una parte della produzione già arrivata in Italia. Il Sole 24 Ore, nel mese scorso, ha scritto di 20 mila tonnellate di olio d’oliva tunisino arrivato in Italia nei primi tre mesi dell’anno. Siano a fine agosto, figuriamoci quello che è successo in otto mesi!

Si tratta di un dato devastante, se consideriamo che in Tunisia il costo di produzione di un litro di olio d’oliva extravergine si attesta intorno a 2 euro (e a 3-4 euro l’olio extra vergine prodotto in biologico), mentre in Italia il costo di produzione è molto più elevato: 7-8 euro al litro non considerando tutti i costi, come si usa fare in Sicilia, mentre in Puglia – dove i costi vengono calcolati con esattezza – si arriva a 14 euro al litro.

Ancora più alto il costo di un litro di olio d’oliva extra vergine biologico in Italia: difficile stabilire il prezzo, che varia da zona a zona, ma dovrebbe attestarsi, in media, intorno a 16-20 euro al litro.

Chiediamo al Ministro Centinaio: l’olio d’oliva ‘extra vergine’ e, addirittura!, ‘Bio’ che arriva dalla Tunisia come viene commercializzato in Italia? Il suo Ministero sta provvedendo a impartire a chi l’ha acquistato e a chi continua ad acquistarlo a immetterlo sul mercato per quello che è, cioè olio d’oliva tunisino? Oppure viene miscelato, se non venduto direttamente come “olio d’oliva extra vergine italiano” a 3-4 euro a bottiglia di un litro?

Sa perché glielo chiediamo, signor Ministro? Perché la Tunisia, negli ultimi tre anni, si è organizzata e ha aumentato la propria produzione. Se facciamo quattro conti, scopriamo che la produzione di olio d’oliva, in Italia, si attesta intorno a 430 mila tonnellate all’anno, con Puglia, Calabria e Sicilia che producono il 90% di tutto l’olio d’oliva italiano.

Egregio signor Ministro: sappiamo benissimo che ci sono accordi siglati dall’Unione Europea con la Tunisia e lei non può bloccarli (anche se può sempre contestarli). Il punto – dal nostro punto di vista – non è questo: noi vogliamo sapere che fine fa l’olio d’oliva “extra vergine” e “Bio” che arriva in Italia dalla Tunisia.

Se la Tunisia, nei primi tre mesi di quest’anno, ha importato in Italia 20 mila tonnellate a dazio zero, oggi, come già ricordato, l’importazione sarà ancora aumentata. Sa com’è, Ministro, dalle sue parti – ci riferiamo al Centro Nord – ci sono Regioni con produzioni di olive ininfluenti, ma con ‘export’ ragguardevoli di olio “extra vergine di oliva italiano”…

Siamo stati chiari o glielo dobbiamo dire con parole ancora più crude? Avremo il piacere di ascoltare – magari in Parlamento – che fine fa tutto questo “olio d’oliva extra vergine” e “Bio” tunisino che arriva in Italia? Avremo il piacere di sapere come viene venduto? Ovvero se viene commercializzato come “olio d’oliva extra  vergine tunisino” o se viene commercializzato sotto mentite spoglie?

Attendiamo fiduciosi le sue risposte, signor Ministro.

Ma attendiamo anche le risposte dei parlamentari del Movimento 5 Stelle che, alle ultime elezioni politiche, nel Sud, hanno fatto il pieno di voti.

 

Noi torniamo a invitare i nostri lettori e, in generale, chi ci segue, a non acquistare più olio d’oliva extra vergine nei supermercati. E’ un invito che rivolgiamo, soprattutto, ai cittadini del Sud Italia: ricordatevi che dobbiamo lavorare per rilanciare il nostro Mezzogiorno, a partire dai nostri prodotti, quindi dalla nostra agricoltura. 

Un litro di olio d’oliva extra vergine prodotto nel Sud costa da 7-8 euro a 14 euro. Quando acquistare l’olio d’oliva extra vergine nei supermercati a 3-4-5 euro a bottiglia Iddio solo sa che cosa portate sulle vostre tavole!

Acquistate il vostro olio d’oliva extra vergine direttamente dalle aziende o nei frantoi gestiti da persone che conoscete e delle quali vi fidate. Non vi dovete fidare dei frantoi dei quali non siete sicuri.   

 

di 

fonte: http://www.inuovivespri.it/2018/08/31/prima-gli-italiani-no-ministro-salvini-prima-lolio-doliva-tunisino/#kUyY7S5WCTBr5OU1.99

Prima gli italiani? No, Ministro Salvini: prima l’olio d’oliva tunisino…ultima modifica: 2018-08-31T19:15:26+02:00da eles-1966
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