Voltaren & Co., quando gli antidolorifici fanno più male che bene

 

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Voltaren & Co., quando gli antidolorifici fanno più male che bene

Più dannosi che utili. È questo il risultato sulla nostra salute di molti farmaci secondo Prescrire, l’autorevole ong francese composta da medici indipendenti che ogni anno – dal 2010 ad oggi – si occupa di di analizzare il rapproto tra rischi benefici di un medicinale. Prescrire, che edita l’omonima rivista di informazione scientifica sui farmaci, pubblica la lista nera di questi medicinali e, laddove esiste, indica una terapia alternativa (attenzione: sempre farmacologica) per ridurre gli effetti indesiderati oppure migliorare l’efficacia stessa della cura.

Nell’ultimo report datato febbraio 2018 (appena uscito in lingua francese) è stata aggiornata la black liste passati al setaccio 90 principi attivi per i quali, in base all’analisi degli studi clinici e ai bugiardini, è stata valutata l’efficacia e il rapporto tra la capacità di curare e gli effetti indesiderati – spesso gravi se non gravissimi – associati alla terapia con un determinato farmaco.

Gli anti-infiammatori? “Efficaci solo in 1 paziente su 6”

Nella revisione effettuata dai medici indipendenti della ong francese sono finiti anche i tanto discutssi anti-infiammatori non steroidi Fans, per molti dei quali l’efficacia clinica non è stata dimostrata se non come effetto placebo mentre noti e ben più pericolosi sono gli effetti indesiderati che spaziano dall’infarto alla trombosi.

L’Italia risulta tra i primi paesi al mondo per “consumo” di Fans e secondo i dati del ministero della Salute ogni anno spendiamo 500 milioni di euro per acquistare questi medicinali, circa 8,55 euro a italiano. Soldi buttati visto che, secondo uno studio condotto in Australia dal George Institute for Global Health di Sidney, i Fans sarebbero efficaci solo in un paziente su sei.

La lista degli effetti indesiderati e le alternative

Ecco cosa il giudizio di Prescrire sugli anti-infiammatori non steroidi Fans (in evidenza il principio attivo e tra parentesi il farmaco col nome commerciale):

Celecoxib (Celebrex e altri), etoricoxib (Arcoxia) e parecoxib (Dynastat) appartengono alla famiglia dei Fans che espongono il paziente a “incidenti” cardiovascolari – tra cui la trombosi e infarto del miocardio – e a reazioni cutanee. 
Alternative: leggi sotto.

Diclofenac (Voltaren e altri) assunto per via orale presenta effetti cardiovascolari indesiderati – tra cui l’infarto del miocardio e insufficienze cardiache – rispetto ad latri anti-infiammatori non steroidei. Alternative: leggi sotto.

Ketoprofene (Ketum gel e altri) rispetto ad altri Fans topici altrettanto efficaci può causare effetti indesiderati come eczema ed eruzioni bollose. Alternative: leggi sotto.

Piroxicam (Feldene e altri) comporta effetti avversi come disturbi digestivi e problemi alla pelle (comprese le sindromi di Lyell) senza essere più efficaci di altri farmaci della stessa famiglia. 
Alternative: leggi sotto.

Alternative: gli anti-infiammatori non steroidei (Fans) hanno molti effetti collaterali, in alcuni casi i rischi sono minori. Quando il paracetamolo non è sufficiente, le opzioni meno rischiose sono i farmaci a base di ibuprofene (Brufen o altri) e naproxene (Naprosyn o altri) a dosi minime e per breve tempo.

fonte: https://ilsalvagente.it/2018/02/03/voltaren-co-quando-gli-antidolorifici-fanno-piu-male-che-bene/31220/

Voltaren & Co., quando gli antidolorifici fanno più male che beneultima modifica: 2018-02-05T23:26:42+01:00da eles-1966
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