Glifosato – L’appello del Centro di Ricerca sul Cancro di Bologna al Ministro Martina: “L’Italia freni l’Europa sulle autorizzazioni per il pesticida”

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Glifosato – L’appello del Centro di Ricerca sul Cancro di Bologna al Ministro Martina: “L’Italia freni l’Europa sulle autorizzazioni per il pesticida”

 

Glifosato, il centro di ricerca sul cancro di Bologna al ministro: “L’Italia freni l’Europa sulle autorizzazioni per il pesticida”

La lettera dei ricercatori dell’Istituto Ramazzini. Martina: “Sono contrario al rinnovo dell’autorizzazione europea”

BOLOGNA – Il centro di ricerca sul cancro dell’Istituto Ramazzini di Bologna ha scritto al ministro Maurizio Martina per chiedere che l’Italia freni in sede Ue sulle autorizzazioni per il glifosato, l’erbicida più diffuso al mondo, allegando uno studio che “mette in evidenza effetti sulla salute”, parte di un complesso lavoro a lungo termine. Intanto il capo del dicastero delle politiche agricole si è già espresso in modo netto: “Sono contrario al rinnovo dell’autorizzazione europea sul Glifosate. Le evidenze scientifiche e ambientali che abbiamo ci devono portare a proporre questa scelta in ambito europeo. L’Italia deve confermarsi paese leader nell’agricoltura sostenibile”. Sul glifosato il 5 ottobre la Commissione europea è chiamata a decidere e gli Stati membri dovranno stabilire se rinnovare o meno per 10 anni la licenza europea.

· LO STUDIO DEL CENTRO DI RICERCA SUL CANCRO
“Il nostro studio pilota – si legge nella lettera al minsitro della dottoressa Fiorella Belpoggi, direttrice del centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini – non chiarisce le incertezze relative alla cancerogenicità del Glifosato/Roundup sollevate dalle diverse agenzie (Iarc, Efsa, Echa), ma sicuramente mette in evidenza effetti sulla salute altrettanto gravi, che potrebbero manifestarsi anche con patologie oncologiche a lungo termine, con un impatto notevole in termini di salute pubblica in quanto colpiscono la fascia di età infantile e adolescenziale e, per la diffusione planetaria di questo erbicida, potrebbero affliggere un numero enorme di persone”.

La dottoressa Belpoggi suggerisce di “chiedere all’Europa di autorizzare l’uso del Glifosato per non più di 5 anni (come ha appena fatto la Francia). Fra 5 anni avremo i risultati del nostro studio a lungo termine”, che “chiarirà la sussistenza dei possibili pericoli” e “se le patologie precoci riscontrate siano correlabili a lungo termine a patologie gravi come il cancro” o, “in caso di risultati negativi, di sciogliere tutte le incertezze, le discussioni e le polemiche attorno a questo composto”. Uno studio a lungo termine pianificato nel 2015 e al quale l’Istituto lavora con partner l’università di Bologna (Facoltà di Agraria, Veterinaria e Biostatistica), l’Istituto Tumori di Genova, l’Istituto Superiore di Sanità, la Mount Sinai School of Medicine di New York con Grant NIH/USA, la George Washington University di Washington.

· WWF: “LO STOP DEL MINISTRO E’ UN SEGNALE”
La battaglia contro il rinnovo della licenza europea raccoglie 45 associazioni riunite nella Coalizione #StopGlifosato.  “Il no al glifosato annunciato dal ministro Martina è un segnale di grande attenzione per l’agricoltura sostenibile e libera da veleni”, scrive su Twitter la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi.

 

fonte: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/10/03/news/glifosato_l_istituto_ramazizni_di_bologna_al_ministro_l_italia_freni_l_europa_sulle_autorizzazioni_per_il_pesticida_-177269286/

Glifosato – L’appello del Centro di Ricerca sul Cancro di Bologna al Ministro Martina: “L’Italia freni l’Europa sulle autorizzazioni per il pesticida”ultima modifica: 2017-10-03T22:14:23+02:00da eles-1966
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