Diabete di tipo 2, malattie cardiache e ictus …Sono solo alcuni dei rischi che corre chi consuma dolcificanti artificiali e bevande “zero” …Lo vogliamo capire che consumare queste porcheria è un suicidio?

 

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Diabete di tipo 2, malattie cardiache e ictus …Sono solo alcuni dei rischi che corre chi consuma dolcificanti artificiali e bevande “zero” …Lo vogliamo capire che consumare queste porcheria è un suicidio?

 

La pericolosità delle bevande “zero”: Aumento di diabete e sindrome metabolica

La fortuna delle tante bevande light, Coca-cola zero e Pepsi light in testa, è presto spiegata: 150 calorie medie e 39 grammi di zuccheri in meno per ogni lattina. Un bene, in tempi in cui bisogna limitare l’assunzione di dolce e (va da sé) di calorie. O no?

Ma non è tutto oro quello che luccica…

In un recente conferenza “Cibarsi in salute”, il Prof. Franco Berrino, medico ed epidemiologo italiano, ha esposto il suo parere riguardo le bevande zero, le quali sembrino provocare il diabete e la sindrome metabolica. Il Prof. Berrino raccomanda di non berle e di non farci ingannare dagli spot pubblicitari.

In diversi studi si è potuto costatare che, le persone che consumano queste bevande, a parità di stile alimentare complessivo, si ammala di più di diabete.

Come mai?

Le bevande zero sono quelle con la stevia, una sostanza che è 200 volte più dolce dello zucchero oppure quelle con aspartame, una sostanza che è 170 volte più dolce dello zucchero.

La sindrome metabolica è una condizione visibile nei soggetti che presentano la pancia, di chi ha il colesterolo buono basso e i trigliceridi, la pressione e la glicemia un po’ alti. Se sono presenti tre di questi fattori allora una persona ha la sindrome metabolica. In queste condizioni ci si ammala di più di diabete e di infarto; negli ultimi 10-15 anni si è scoperto che si ammalano di più di cancro del fegato, del colon, della mammella, della prostata, di patologie agli occhi, delle retinopatie, del glaucoma, della cataratta. Chi ha la sindrome metabolica, si ammala di più anche di bronchite cronica, di Alzheimer, di psoriasi, di artrite, di calcoli al fegato, di cirrosi epatica anche se non si beve. Secondo uno studio recente, la sindrome metabolica sembra aumentare il rischio di cancro alla mammella per le donne. Uno dei fattori della sindrome metabolica per il cancro della mammella è la glicemia. Quindi la glicemia gioca un ruolo fondamentale per il rischio di numerose patologie.

Ma non finisce qui.

Ora, un nuovo studio pubblicato su Stroke, giornale dell’American Heart Association, aggiunge un nuovo rischio per gli amanti delle bevande con edulcoranti artificiali. I ricercatori hanno analizzato i dati sul consumo di bevande dietetiche in 81.714 donne di 50 anni di età che hanno partecipato allo studio in corso sulla Women’s Health Initiative. E il rischio ictus aumenta sensibilmente per chi ha consumato regolarmente due o più lattine al giorno.

In dettaglio, secondo la ricerca, il pericolo è salito del 23% rispetto al campione che non ne consumava. Non solo, gli amanti di soft drink light avevano il 29% di probabilità in più di sviluppare malattie cardiache.
Questo studio è uno dei primi sul legame tra bevande dietetiche e sottotipi specifici di ictus. I ricercatori hanno scoperto che i grandi consumatori di bevande dietetiche avevano un rischio maggiore del 18% di occlusione di piccole arterie. “Questi colpi non sono generalmente così devastanti come quelli causati da un grande blocco dei vasi”, ha spiegato Mossavar-Rahmani, uno degli autori della ricerca, alla giornalista statunitense Sally Wadyka. Aggiungendo: “Ma se li hai ripetutamente, possono portare alla demenza”.

Lo studio ha rilevato che il forte consumo di bevande dietetiche mette a rischio soprattutto le donne obese (proprio chi è sovrappeso fa ricorso a queste bevande edulcorate nella convinzione di limitare le calorie), più di quanto statisticamente fosse immaginabile.

Inutile dire che le associazioni industriali hanno immediatamente fatto quadrato contro la ricerca, scatenando un fuoco di fila di contestazioni.
“Studi osservazionali come questo tentano di associare comportamenti con risultati ma non possono provare causa ed effetto”. Questa la prima reazione di Robert Rankin, presidente del Calorie Control Council, un gruppo che rappresenta l’industria alimentare e delle bevande a basso contenuto calorico. Aggiungendo: “È probabile che i soggetti dello studio fossero già a maggior rischio per la salute e avessero scelto queste bevande per gestire il loro apporto calorico e zuccherino”.

di Redazione Zepping

 

Diabete di tipo 2, malattie cardiache e ictus …Sono solo alcuni dei rischi che corre chi consuma dolcificanti artificiali e bevande “zero” …Lo vogliamo capire che consumare queste porcheria è un suicidio?ultima modifica: 2019-02-15T20:11:22+01:00da eles-1966
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