Il 21 settembre 2010 ci lasciava Sandra Mondaini. Il ricordo a nove anni di distanza.

 

Sandra Mondaini

 

 

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Il 21 settembre 2010 ci lasciava Sandra Mondaini. Il ricordo a nove anni di distanza.

Sandra Mondaini rivolta al pubblico:

“Gli chiedo di rimanere miei ammiratori, anche se mi vedranno sempre meno e… di star bene, di scegliere i programmi giusti. È un po’ difficile…

Mi raccomando state tutti bene eh, faccio una bella vacanza, un saluto un bacio a tutte le persone che si sono interessate di me e della mia salute. Grazie”

Così Sandra Mondaini ci saluta, nel lontano 31 Luglio del 2010…

 

Sono ormai passati un po’ di anni da quel 21 settenbre del 2010, quando Sandra, col cuore infranto per la perdita del marito, ci lasciò

Sandra Mondaini. Figlia d’arte, presenza carismatica ed esuberante; una donna come poche, ricordata oggi nella storia, come una delle prime umoriste femminili.

Storia del teatro italiano e soprattutto della televisione, Sandra Mondaini è figura significativa nello spettacolo, ancor prima nel teatro e poi nella televisione.

Preferisce sin da subito, quello che è l’aspetto comico della teatralità e dell’essere soubrette.

In un periodo in cui sulla passerella, sfilavano “vestiti milionari” e sorrisi da cinema di Hollywood, l’ironia, la simpatia e il forte carisma che l’ha contraddistinguono nella sua carriera sessantennale, la rendono diversa da chiunque altro.

Questo fino alla sua scomparsa il 21 settembre del 2010. Si spegne all’età di 79 anni. Emblematica, forte, dallo sguardo sempre malinconico, entra nel cuore degli italiani, rivestendo con sentimento il ruolo della “mogliettina perfetta”.

Figlia di Giuseppina Lombardini (detta Josephine 1900-1985) e di Giacinto Mondaini detto “Giaci”(1902-1979, comico e pittore del Bertolo) fa la sua prima apparizione, proprio grazie a suo padre, che la fotografa da bambina per una campagna promozionale contro la tubercolosi.

Questo fa si che la si veda comparire su numerosi francobolli.

Così muove i primi passi.

La vita di Sandra Mondaini si considera suddivisa in due parti. La prima che rappresenta tutto quello che c’è stato prima della coppia “Mondaini Vianello” e quello che segue dopo.

Il suo stile di vita inerente lo spettacolo prende spunto da quello che era una volta il varietà.

Una delle sue prime apparizioni in teatro c’è su invito dell’umorista Marcello Marchesi.

Di seguito, nel 1955 è chiamata da Erminio Macario che l’aveva notata precedentemente. Da lui apprende le basi dell’umiltà professionale, quella che contraddistingue la vera disciplina dello spettacolo.

Macario insegna a Sandra Mondaini cosa significa realmente lavorare su un vero palcoscenico. Ma soprattutto che a ogni minimo errore, possono fioccare multe pari a tremila lire una cifra considerevole se calcoliamo i tempi. Accanto a Macario inizierà a recitare con Amendola e Maccari su una sequenza di riviste. Troviamo: “L’uomo si conquista la domenica” 1955/56 “E tu … Biondina” 1956/57 “Non sparate alla cicogna”1957/58. Appare sin da subito una figura versatile e con un certo ascendente. La vena comica fa parte di lei.

Incarna la nuova immagine della soubrette, una donna brillante che tenta in ogni modo, riuscendo alla perfezione a scombinare le convenzioni “del fasto”. Ribalta quella che è la figura “alla francese della prima donna”. Consideriamo anche, da adesso, che nel dopoguerra, i cambiamenti nel mondo dello spettacolo furono molti e a seguito di tutto, (dal teatro alla televisione) si assume sempre più il “modello americano”.

Nel 1958 incontra Raimondo Vianello che diventa suo marito il 28 maggio del 1962. Con lui dà inizio a una collaborazione, che vede anche protagonista, Gino Bramieri, di seguito un punto fermo per la televisione.

Tra il 1959/60 presenterà con loro una satira politica sociale, intitolata un “Juke-box per Dracula” e sempre nello stesso anno, Giovannini e Garinei la chiamano per interpretare “Un mandarino per Teo”. Commedia che sarà poi interpretata con Walter Chiari e Ave Ninchi e Alberto Bonucci. Ne segue un’altra opera teatrale molto famosa intitolata “L’ora della Fantasia” con Pippo Baudo dalla quale sarà tratta “Baciami stupido” di Billy Wilder. Il teatro all’inizio era solo per l’elite. Ma con l’avvento della televisione, aperto a tutti, molti attori del teatro passano all’ emittente. Così accade anche per la Mondaini, che sin dal 1953 ha già fatto delle lavorazioni.

Ma è con “CANZONISSIMA” 1961-62 che inizia il suo successo televisivo. Negli anni ’70, quando con suo marito Raimondo Vianello interpreta la coppia Vianello-Mondaini avviene l’exploit. Porta in scena gli esilaranti “drammi quotidiani” di una normale coppia. Una vita comune che cattura il pubblico. “Sai che ti dico?” – “Tante scuse” – “Noi … NO” – “Io e la Befana” – “Sta sera niente di nuovo” sono le scene che la coppia dal 1972 al 1981, porta nelle case degli Italiani.

Gli “sposi televisivi” piacciono tantissimo: umorismo pungente, posto con un garbo indiscusso. La loro vita è vista nel tempo, come una sorta di recitazione esplicita, proprio perché questi due grandi personaggi sono semplicemente loro stessi. Interpretando e mettendo in scena una normale vita domestica, con le normali controversie che questo comporta ogni giorno, mostrano uno studio particolare molto impegnativo, frutto del teatro dal quale provengono, “rubando” la simpatia di tutti. Trasmettono una forte condivisione della quotidianità. Gli autori del programma hanno definito tutto questo come un luogo in cui le persone ritrovano “una certa pace” poiché le vicissitudini giornaliere sono messe in campo per ricordarsi che questi episodi accadono nelle case di tutti noi. Il cinema Popolare si è perso nel tempo, poiché manca quel personaggio all’altezza della situazione ed anche sceneggiatori e attori in grado di scrivere e interpretare questi ruoli.

Ed è questo, forse il motivo per il quale la televisione ha preso piede così in larga scala. Nel 1982, la coppia approda in Fininvest. Il pubblico è vasto, affezionato e loro sono protagonisti del varietà: “Attenti a quei due” 1982 – “Zig zag” 1983/86 – “Sandra e Raimondo Show” 1987.

E poi dal 1988 “Casa Vianello” con i suoi vari sequel “Cascina Vianello”, “I misteri di Cascina Vianello” e “Crociera Vianello” in cui interpretano al naturale loro stessi fino al 1997. La bellezza di questi sketch consta in mira a entrare nei comportamenti delle persone. Loro appaiono caricature di tendenza, genuini perché appunto trasportano divertimento e brio all’interno di se stessi.

Nel 2008 la Mondaini annuncia il suo ritiro dalle scene. Da qualche tempo non sta bene e non riesce a mantenere più i ritmi e le fatiche televisive. Le sue condizioni precarie di salute, la costringono già dal 2005 su una sedia a rotelle.

Con Casa Vianello e sequel, riesce a diventare, beniamina degli italiani. Mostra una grande sensibilità, che consiste nel carpire cosa accade negli appartamenti delle famiglie. Nonostante tutto, questa donna straordinaria ha spesso lo sguardo malinconico poiché la sua vita, apparentemente idilliaca, e priva di preoccupazioni la segna a causa di alcuni tristi episodi, primo fra tutti la mancata e tanto desiderata maternità, della quale più volte da sfogo, ma sempre con classe e comicità.

A 87 anni, il 15 aprile del 2010 Raimondo Vianello muore per un blocco renale, dopo giorni di ricovero al San Raffaele di Milano. Dal 1972 viveva con un solo rene e, 5 mesi dopo, il 21 settembre del 2010, ci lascia anche Sandra Mondaini.

Il giorno del suo funerale in tanti sottolineano il ricordo con parole commoventi. “Donna di grande humour”. Parole atte anche a smentire una volta per tutte che era depressa.

Sandra Mondaini, alla morte del marito aveva dichiarato di voler per lungo tempo stare vicino a tutti, per confortarli della scomparsa di Raimondo.

Ma la verità è che sta male.

“Voleva vivere” dichiarano gli amici, ma la malattia non gliel’ha reso possibile.

Oggi con affetto e stima la ricordiamo.

 

 

Il 21 settembre 2010 ci lasciava Sandra Mondaini. Il ricordo a nove anni di distanza.ultima modifica: 2019-09-20T19:07:59+02:00da eles-1966
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