Quella pancetta vi può ammazzare: lo studio scientifico. Ecco perché vi siete pesati sempre nel modo sbagliato

pancetta

 

.

seguiteci sulla pagina Facebook: Zapping

.

Quella pancetta vi può ammazzare: lo studio scientifico. Ecco perché vi siete pesati sempre nel modo sbagliato

Arriva un allarme per tutti i cosiddetti soggetti normopeso, quelli con braccia e gambe magre, ma con una pancetta più o meno prominente. Così come per le persone sovrappeso, anche loro mettono seriamente a rischio la propria salute, come ribadito dall’ultima ricerca dell’Università di Auckland. Come riporta il Corriere della sera, quei soggetti: “Sono ad alto rischio cardiovascolare. La valutazione dell’indice di massa corporea, usato per identificare chi ha problemi di peso e calcolato dividendo i chili per il quadrato dell’altezza, non tiene conto infatti di due elementi fondamentali – dice il responsabile del Centro per la Cura dell’Obesità al Policlinico Tor Vergata di Roma, Paolo Sbraccia – quanto grasso c’è realmente nel corpo e dove si trova”.

Secondo i dati degli esperti, circa la metà dei normopeso è a rischio: “Il grasso accumulato sugli organi interni ha effetti metabolici negativi, per esempio favorisce la produzione di mediatori dell’infiammazione, aumenta lo stress ossidativo generale e, se si accumula a livello epatico, faiclita la comparsa del diabete”, oltre che esportre a rischio infarto e ictus.

L’unico modo per allontanare i rischi è quindi: “Fare più movimento, è il mezzo migliore per ridurre i depositi di grasso e contemporaneamente aumentare la massa muscolare, per una composizione corporea ideale. I falsi magri – ha aggiunto – sono avvantaggiati rispetto a chi ha qualche chilo di troppo, perché per fare attività fisica non devono spostare una mole imponente. L’unico nemico da combattere resta per loro la pigrizia”.

 

fonte:

Quella pancetta vi può ammazzare: lo studio scientifico. Ecco perché vi siete pesati sempre nel modo sbagliatoultima modifica: 2017-08-26T17:56:15+02:00da eles-1966
Reposta per primo quest’articolo